Tra le funzioni di trasformazione avanzata, Photoshop offre da tempo uno strumento molto versatile: quello dell'Alterazione Marionetta. Introdotto con la Creative Suite 5, il tool permette di modificare la posizione di alcuni elementi dell'immagine, facendo leva su dei punti cardine. Nel dettaglio, così come suggerisce il nome, l'Alterazione Marionetta permette di suddividere un soggetto ripreso in porzioni simili a uno scheletro, spostandone quindi i singoli arti a proprio piacimento.
Per questa lezione si è fatto ricorso a Photoshop CC 2015, ma sarà possibile usare anche le versioni precedenti del software, purché non inferiori alla CC 5.
Alterazione Marionetta: come funziona
Come tutti gli strumenti di trasformazione avanzata di Photoshop, anche l'Alterazione Marionetta si trova all'interno del menu Modifica, così come mostrato in Figura 1. Per accedervi, tuttavia, è necessario che il livello sia sbloccato.
Prima di procedere, è necessario verificare di essere in possesso di un'immagine che possa prestarsi a questo tipo di trasformazione, quindi con soggetti umani, animali, ma anche pupazzi o personaggi di fantasia. Per questo esempio, si è scelto di ricorrere a un elefante proboscide
Dopo aver selezionato l'omonimo comando, l'immagine scontornata sarà racchiusa in una griglia wireframe
Prescelta l'area che si desidera alterare, si procede alla definizione di alcuni punti, detti Perni di Alterazione
Naturalmente, a seconda del tipo di risultato finale desiderato, un singolo perno di rotazione potrebbe non essere sufficiente ai propri scopi. Sempre cliccando con il mouse, di conseguenza, è possibile aggiungerne di nuovi, possibilmente con una distribuzione abbastanza omogenea, come illustrato in Figura 4.
Posizionati tutti i perni, è possibile passare all'alterazione vera e propria. Si noterà come, passando il mouse sopra a un perno già esistente, l'icona dello stesso si modificherà, nascondendo la puntina - detta anche pin - precedentemente sfruttata per l'ancoraggio
Come già accennato, sul singolo soggetto è possibile definire più perni d'alterazione, anche con una distribuzione a gruppi
Credit immagine:
Elefante -
Pixabay