I Servizi multimediali di Microsoft Azure
I Servizi multimediali per lo streaming di Microsoft Azure, ci permettono di distribuire i contenuti video con un elevato livello di qualità praticamente su qualunque device, sia esso uno smartphone, un tablet, un PC Desktop o una Smart Tv.
Abbiamo la possibilità di creare canali dedicati per piccoli eventi aziendali, oppure di pensare in grande, contando sulla scalabilità del cloud, e progettare trasmissioni che raggiungano un numero di utenti grande a piacere.
I formati video supportati sono quelli più importanti da MP4 a QuickTime, da FLV a WebM, da AVI a Windows Media Video e, oltre alla codifica Cloud a livello professionale, Azure mette a disposizione:
- Azure Media Player, un unico lettore per tutte le esigenze di riproduzione;
- il supporto allo streaming live e on demand;
- Analisi Servizi multimediali, servizi per l'analisi dei contenuti video;
- distribuzione e protezione dei contenuti con crittografia AES (Advanced Encryption Standard) o multi-DRM.
Che si creino produzioni per la TV on demand, Video on demand o la programmazione pianificata (come nei palinsesti televisivi generalisti), i Servizi multimediali di Azure forniscono un'infrastruttura Cloud preconfigurata e pronta all'uso che permette di risparmiare sui costi dell'hardware e del software pagando unicamente le risorse utilizzate.
Contesti di utilizzo
I Servizi Multimediali di Azure sono stati utilizzati per eventi live di grandi dimensioni come Coppa del mondo FIFA, le Olimpiadi invernali. Tuttavia gli scenari possono includere la distribuzione di contenuti su siti Web aziendali, la trasmissione di eventi, Webinar e conferenze Live, oppure offrire una soluzione per la condivisione delle informazioni e per la formazione in ambito enterprise.
Possiamo gestire anche streaming per pubblica amministrazione in cui sono richieste specifiche caratteristiche di sicurezza. Ad esempio, con "Azure per enti pubblici" è possibile trasmettere streaming video ai dispositivi mobili con l'affidabilità di un soluzione conforme alle specifiche CJIS (Criminal Justice Information Services).
Riunioni di consigli municipali, rapporti di Pubblica Sicurezza, riprese tramite body cam, analisi di video e trascrizioni legali vengono protette dalla crittografia end-to-end e dal supporto per il DRM (Digital Rights Management); le istanze di Azure garantiscono inoltre l'isolamento di rete sia a livello fisico che logico per la protezione da tentativi di violazione provenienti dall'esterno. Gli streaming degli eventi live possono essere archiviati sul Cloud, mentre l'Azure Media Indexer garantisce la reperibilità dei documenti indicizzando i file multimediali.
Analisi Servizi multimediali
Il servizio Analisi Servizi multimediali di Microsoft Azure è un set strumenti per la sintesi vocale e la visione artificiale che consentono di effettuare analisi dettagliate dei file video sfruttando le potenzialità del Machine Learning.
Le componenti in dotazione con Analisi Servizi multimediali sono le seguenti:
- Indicizzatore: genera automaticamente file di sottotitoli standard per i filmati, permette di scegliere da un'ampia gamma di lingue supportate, consente l'estrazione di keyword per facilitare le ricerche e integra funzionalità adattive per riconoscere i contenuti vocali.
- Hyperlapse: una tecnologia basata sulla fotografia computazionale che consente la creazione di video in time-lapse uniformi e stabilizzati con supporto per diversi fattori di accelerazione (da 1x a 25x).
- Rilevamento del movimento nei video con sfondi corredati da elementi decorativi ed eliminazione dei falsi positivi dovuti a cambiamenti di luce, ombre o altri elementi di disturbo.
- Rilevamento dei visi con tracciamento del movimento in più frame e analisi dei metadati per estrarre dati su timestamp e posizioni dei visi.
- Riconoscimento delle emozioni in base alle espressioni del viso, identificazione di emozioni specifiche come felicità, tristezza, sorpresa o rabbia.
- Creazione di riepiloghi per offrire anteprime dei video; si può scegliere tra creare anteprime di pochi secondi o della durata di qualche minuto. E' supportata l'applicazione di dissolvenze tra gli scatti.
- Riconoscimento ottico dei caratteri con estrazione di parole stampate dai contenuti filmati; la selezione della frequenza di campionamento consente di bilanciare performance e qualità del rendering e si ha la possibilità di specificare la posizione in cui cercare i sottotitoli nel video.
- Moderazione con rilevamento di contenuti inappropriati, non è più necessario impiegare dei moderatori per censurare contenuti offensivi, illeciti o inadatti al proprio pubblico.
I contesti in cui questi strumenti possono essere impiegati sono i più svariati, dalla pubblica sicurezza (analisi forense, protezione delle identità) alla videosorveglianza, dalle analisi di mercato per la vendita al dettaglio alla biometria.
Creare un account per i Servizi multimediali di Microsoft Azure
Per gestire i contenuti tramite i Servizi multimediali di Azure è necessario disporre di un account dedicato, si deve quindi accedere al portale del servizio e utilizzare la sidebar della Dashboard per raggiungere la sezione "Media services". Il modo più veloce per farlo è quello di cliccare sulla voce "Esplora >" e poi utilizzare il motore di ricerca interno.
Fatto questo si deve cliccare su "Aggiungi" per creare un nuovo Account Media Service; il modulo per l'inserimento dei parametri relativi all'account richiede innanzitutto la digitazione di un username, questo può essere scelto arbitrariamente facendo attenzione ad utilizzare esclusivamente caratteri minuscoli ("htmlitmedia" nel nostro esempio):
Per quanto riguarda la selezione del piano tariffario, la sottoscrizione prevede un'unica voce: "Pagamento in base al consumo"; ciò significa che si pagheranno soltanto le risorse effettivamente utilizzate per la gestione del proprio progetto.
La fase successiva richiede di associare l'account ad un gruppo di risorse, si potrà quindi creare un nuovo gruppo (chiamato ad esempio "MediaGroup") o utilizzarne uno preesistente.
Un altro parametro richiesto è quello della localizzazione dell'account, in questo caso la scelta più opportuna è quella di indicare la località geografica dalla quale si sta lavorando che, nel caso dell'Italia, è l'Europa Occidentale.
Ad ogni Account Media Service deve essere associato uno Storage Account per l'archiviazione dei contenuti, quindi se non ne abbiamo uno è necessario crearlo cliccando su "Crea nuovo". La procedura richiede di generare un URL univoco per lo storage in un formato come il seguente:
htmlitmedia.core.windows.net
Una volta definito questo parametro si deve impostare il tipo di account di archiviazione; l'offerta prevede che per lavorare con Azure Media Services si debba scegliere tra:
- Account di archiviazione con ridondanza locale;
- Account di archiviazione con ridondanza geografica;
- Account di archiviazione con ridondanza geografica e accesso in lettura.
La scelta cambia naturalmente a seconda delle diverse esigenze, nel nostro caso abbiamo optato per l'ultima perché più completa.
Clicchiamo quindi su "Selezione" e poi su "Ok" e ritorniamo alla schermata per la creazione dell'Account Media Service. A questo punto non dobbiamo fare altro che utilizzare il pulsante "Crea" per generare il nuovo account. Fatto questo sia l'account per il multimedia che quello per lo storage risulteranno disponibili nel gruppo di risorse "MediaGroup".
Creare un canale per il Live Streaming
Disponendo di un Account Media Service su Azure puoi distribuire i tuoi contenuti multimediali in modi differenti, uno dei più attuali è sicuramente il Live streaming che consente di trasmettere degli eventi filmati in diretta, mentre accadono.
Per trasmettere un Live streaming è necessario creare un canale, quindi dal gruppo di risorse "MediaGroup" clicchiamo sul nostro account "htmlitmedia" e poi su "Tutte le impostazioni". Dalla sezione "Settings" selezioniamo la voce "Live streaming" per poi ciccare su "Quick create" che consente di lanciare una trasmissione in pochi passaggi.
La prima operazione da compiere è quella della generazione del canale a cui si deve associare un nome (ad esempio "HtmlitChannel") ed eventualmente una descrizione. Lasciando il segno di spunta su "Automatically start the channel after creation", il canale viene creato immediatamente dopo aver cliccato su "Create".
Dopo pochi secondi il canale diviene attivo e si può procedere con l'impostazione dell'evento Live tramite il pulsante "Live event"
A questo punto occorre:
- dare un nome all'evento Live (ad esempio "HtmlitLiveEvent");
- inserire una descrizione dell'evento (opzionale);
- indicare il nome dell'asset associato all'evento, un parametro che viene proposto di default dal sistema stesso (ad esempio "HtmlitChannel-HtmlitLiveEvent");
- stabilire la durata della finestra di archiviazione (ad esempio 8 ore di trasmissione);
- decidere se cifrare o meno il contenuto trasmesso, nel caso si opti per la cifratura si può scegliere tra protezione tramite gli encryption type AES o DRM.
Lasciando i segni di spunta su "Publish this live event now" e "Start the live event immediately" il Live viene pubblicato da subito e inizia immediatamente dopo aver cliccato su "OK".
L'evento così creato diventa disponibile e segnalato come attivo sulla dashboard del portale di Azure.