Nell'universo dei filtri disponibili per GIMP, alcune funzioni riguardano la mappatura delle immagini, tramite la fotografia d'origine oppure con elaborazioni secondarie preparate a questo scopo. Tali funzioni permettono di modificare l'immagine affinché possa essere riprodotto un effetto rilievo, si possa ripiegare lo scatto su parti definite dello stesso, spostare lungo una curva e molto altro ancora. L'insieme degli strumenti di questo gruppo si trova nella voce Mappa del menu Filtri, così come mostrato in Figura 1.
Come già accennato, alcuni di questi filtri lavorano in abbinato a un secondo scatto, ovvero proprio la mappa per la modifica che si andrà a creare. Gli strumenti che si avvalgono di questa possibilità mostreranno, come si vedrà più avanti, un apposito menu a tendina per la scelta della mappa da applicare. Per poter essere visibile in lista, tuttavia, è necessario che questa seconda immagine sia già aperta in GIMP e abbia dimensioni in pixel identiche a quella d'approdo. In alternativa, gli stessi filtri possono essere gestiti utilizzando la fotografia originaria come mappa, ottenendo però dei risultati meno precisi e marcati.
Il filtro Fogli di Carta permette di suddividere l'immagine in diversi pannelli, fra di loro sovrapposti, per creare una sorta di composizione a puzzle, come se lo scatto fosse stato stampato su un grande foglio poi tagliato in parti uguali. La disposizione dei singoli pannelli sul layout è causale e questi possono evadere i bordi della fotografia originaria. In Figura 2, il pannello delle opzioni.
Lo strumento Illusione, invece, clona l'immagine in più copie sovrapposte e dall'opacità ridotta, per creare un vago effetto caleidoscopico. In Figura 3, un esempio.
Mappa a Sbalzo è il primo dei filtri in questa sezione che può avvalersi di una seconda immagine come guida. L'effetto crea un piccolo rilievo, una sorta di 3D, aumentando la profondità delle immagini. La mappa può essere realizzata disegnando un layer dalle sfumature arrotondate o, in alternativa, partendo dalla stessa foto originale, come in Figura 4.
Mappa su Oggetto è simile al filtro precedente ma, anziché avvalersi di una seconda immagine, posiziona quella originale su un oggetto tridimensionale. Sono molti i preset disponibili nell'apposito menu a tendina, come ad esempio un cilindro o una sfera, mentre per oggetti personalizzati si può agire direttamente sul piano a griglia, come mostrato in Figura 5.
Il filtro Piastrella clona più volte l'immagine originale per crearne una più grande, dove la principale viene ripetuta in molteplici quadranti. L'utente può comunque definire la misura massima in pixel dello scatto finale, così come da finestra di dialogo in Figura 6.
Anche Piastrelle Piccole moltiplica l'immagine in numerosi quadranti clonati ma, anziché allargare le dimensioni finali della fotografia, riduce l'immagine in tanti pannelli contenuti nella risoluzione nativa dello scatto. In Figura 7, la finestra di dialogo.
Il filtro Rendi senza Giunzioni moltiplica più volte l'immagine, similmente alle pistrelle poc'anzi viste, ma non delimita i singoli tasselli. Questi appariranno sfumati e sovrapposti, pronti a simulare un effetto caleidoscopico. Il filtro può agire sia su immagini piastrellate in precedenza che sulla foto originale e, a differenza degli altri di sezione, non presenta una finestra di dialogo, così come evidente in Figura 8.
Lo strumento Sposta utilizza una mappa a sbalzo, oppure lo scatto originale, per spostare l'immagine di quanti pixel indicati nella finestra delle impostazioni, con un movimento sull'asse delle X e delle Y. In questo modo, si verrà a creare un effetto di sovrapposizione quasi tridimensionale, un rilievo analogo a quelli visti in precedenza. In Figura 9, le impostazioni utili.
Con Traccia Frattale, l'immagine viene moltiplicata più volte all'interno della principale, secondo un frattale di Mandelbrot. Il risultato è una sorta di mosaico indiano, con le singole immagini ripetute via via sempre più piccole. In Figura 10, la finestra delle impostazioni.
Warp, infine, sposta i singoli pixel basandosi sui livelli di grigio di una mappa di spostamento, ovvero un gradiente, oppure basandosi sulla foto principale. Dal pannello molto complesso, come mostrato in Figura 11, si otterrà un effetto distorto: i pixel nelle aree piene di colore non vengono spostati e, maggiore sarà la pendenza del gradiente, più grande sarà lo spostamento.
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Panorama Nuova Zelanda - Pixabay