Un gruppo di strumenti di uso particolarmente frequente, almeno per chi si avvicina per le prime volte a GIMP, è quello dei filtri Artistici. Così come suggerisce il nome, si tratta di filtri specificatamente pensati per modificare in modo creativo i propri scatti, ad esempio simulando l'effetto di un quadro a olio oppure saturando i colori fino a ottenere un panorama impressionista. In genere, simili set di funzioni non hanno bisogno di troppe presentazioni, poiché la loro applicazione è immediata.
Come di consuetudine, il gruppo Artistici si trova nell'omonima voce, all'interno del menu Filtri di GIMP, così come mostrato in Figura 1.
Filtri artistici: una carrellata
Date le caratteristiche davvero di semplice comprensione di questo gruppo di filtri, nonché le opzioni decisamente ridotte per l'intervento diretto da parte del designer, non ci si soffermerà troppo sui dettagli di funzionamento, bensì gli strumenti saranno velocemente presentati in una sorta di elenco.
Si comincia da Applica Tela: un filtro che, come suggerisce il nome, riproduce sull'immagine una trama tipica di una tela per dipinti. L'utente può sceglierne la dimensione e la profondità, come illustrato in Figura 2.
Chiarore Sfumato, invece, applica alla fotografia uno schiarimento mirato, affinché i soggetti ripresi siano circondati da un alone chiaro e vagamente sfocato, simile all'effetto di un tramonto. Tra le opzioni regolabili, come evidente in Figura 3, raggio, brillantezza e nitidezza.
Anche il filtro Cubismo, come suggerisce il nome, è di semplice comprensione: il tool modifica piccole porzioni dell'immagine per ottenere degli effetti colore quadrati, tipici dell'omonima corrente artistica. L'utente potrà scegliere la dimensione delle mattonelle, ovvero delle sezioni geometriche, e la loro saturazione: un esempio è riportato in Figura 4.
Il filtro Drappeggia è il primo degli Script-Fu incontrati in questa sezione. In quanto tale, non dispone di un'anteprima dell'effetto applicato, poiché composto da diversi passaggi automatizzati, pertanto il risultato potrà essere vagliato soltanto alla fine. È pensato per aggiungere una texture simile al tessuto sull'immagine e, come evidente in Figura 5, dispone di controlli di sfocatura, azimuth, elevazione e profondità.
Fotocopia, come facile intuire, realizza un'immagine in bianco e nero dell'originale, con sfumature e macchie tipiche di una fotocopia. In Figura 6 sono evidenti le personalizzazioni come raggio, nitidezza, profondità del nero e del bianco.
Il filtro Fumetto, anche questo molto evidente dal nome, aggiunge un tratto tipico del disegno alle immagini, aumentando il contrasto fra i colori e dominando il nero dei contorni. In Figura 7, le opzioni di personalizzazione come raggio di mascheratura e percentuale del nero.
GIMPressionista è uno dei filtri più avanzati di questa sezione. Viene utilizzato per trasformare i propri scatti in dipinto, applicando diversi stili, dal cubismo al puntinismo. Tantissime le opzioni, suddivise in pannelli e altrettanti menu contestuali, da mescolare a piacere a seconda dei gusti artistici, aiutandosi con la finestra d'anteprima. In Figura 8, la finestra d'interazione di base.
A discapito del nome, che rimanda a effetti di movimento tipici dell'acqua, il filtro Onda realizza una trama su una mappa a sbalzo, raggiungendo l'effetto di un intreccio di strisce - simile a un cestino - sovrapposto all'immagine originale. Essendo uno Script-Fu, come evidente in Figura 9, non vi saranno anteprime, ma si dovrà attendere il termine dell'esecuzione dei passaggi necessari.
Anche Piastrelle di Vetro è un filtro dal nome autoevidente: è pensato per suddividere l'immagine in numerosi rettangoli, le cui estremità sono sfumate per riprodurre la tipica sensazione visiva dei blocco di vetro. Tra le opzioni, la lunghezza e la larghezza delle piastrelle, come in Figura 10.
Tra i più classici degli strumenti, Pittura a Olio permette di trasformare una fotografia in un quadro, regolando la dimensione della maschera e l'esponente fino a ottenere il tratto di pennello desiderato. In Figura 11, un pratico esempio.
Predator, il cui nome è ripreso da una famosa pellicola, offre la possibilità di trasformare i propri scatti in elementari termografie, quindi con colori invertiti rispetto all'originale, prevalenza del nero e contorni dal blu al rosso a seconda del calore. Trattandosi di uno script-fu, così come illustrato in Figura 12, non dispone di un'anteprima.
Van Gogh, anche questo privo di anteprima, è un tool pensato per distorcere le linee direzionali delle immagini, affinché si possa ottenere un effetto tipico dei quadri dell'artista olandese. Le opzioni sono molte e, in linea generale, si dividono per tonalità, saturazione e brillantezza. In Figura 13, un esempio.
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