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Rilevamento contorni

I filtri di GIMP dedicati al rilevamento dei contorni di un'immagine, degli strumenti utili quando si vuole evidenziare un soggetto o per scontornare.
I filtri di GIMP dedicati al rilevamento dei contorni di un'immagine, degli strumenti utili quando si vuole evidenziare un soggetto o per scontornare.
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Sono molte le operazioni intermedie che possono risultare necessarie durante un processo di photoediting. Fra queste, la necessità di isolare dei soggetti della scena, evidenziandone i bordi, per un lavoro di ritocco selettivo. GIMP propone, per questo e altri compiti, un buon numero di filtri per il rilevamento dei contorni: cercando tramite algoritmo le differenze di colore fra aree adiacenti, gli strumenti permettono di mettere in evidenza alcune porzioni della scena.

Di seguito, una breve carrellata sul gruppo di strumenti Rilevamento Contorni, disponibile nell'omonima voce del menu Filtri, così come mostrato in Figura 1.

Figura 1. Menu Rilevamento Contorni (click per ingrandire)

Menu Rilevamento Contorni

I filtri disponibili

La prima voce disponibile fra le opzioni dei contorni di GIMP, è quella relativa all'omonimo filtro Contorni. Lo strumento permette di evidenziare i bordi della figura tramite la scelta dell'algoritmo di propria preferenza, dal Sobel al Laplace, ottenendo così risultati differenziati. Di norma, i contorni sono mostrati in bianco su sfondo nero e possono presentare linee e intersezioni di altri colori, non essendo completamente privativo. In Figura 2 un esempio.

Figura 2. Contorni (click per ingrandire)

Contorni

Si prosegue con la Differenza di Gaussiane, un filtro che permette di isolare i bordi su sfondo bianco, grazie all'applicazione automatica di due sfumature gaussiane, quindi rimandando all'immagine finale tramite algoritmo. Tra le opzioni, la possibilità di definire il raggio per ogni singola sfumatura gaussiana, come evidente in Figura 3.

Figura 3. Differenza di Gaussiane (click per ingrandire)

Differenza di Gaussiane

Il filtro Laplace funziona tramite il cosiddetto metodo laplaciano: in altre parole, evidenza i bordi in bianco su sfondo nero, con linee non superiori di un pixel. È destinato di solito a scene e oggetti dall'aspetto quasi monolitico, per non generare eccessiva confusione di isolamento. Nell'immagine scelta per questa lezione, così come palese in Figura 4, i bordi diventano infatti quasi impercettibili.

Figura 4. Laplace (click per ingrandire)

Laplace

Sebbene non abbia bisogno di troppe presentazioni, il filtro Neon è pensato per evidenziare i bordi sempre su sfondo nero, ma con un bagliore tipico di questo tipo di illuminazione. I contorni, di conseguenza, saranno genericamente di colore bianco e azzurro, con qualche sfumatura di rosso. Dalle opzioni aggiuntive è possibile regolarne il raggio e l'ammontare del riverbero visivo, mentre è necessario prestare attenzione per non confondere lo stesso filtro con l'omonimo Script-Fu, quest'ultimo dedicato invece alle composizioni artistiche. In Figura 5, l'applicazione sull'immagine di riferimento.

Figura 5. Neon (click per ingrandire)

Neon

Gli strumenti a propria disposizione si esauriscono con il filtro Sobel, pensato per rilevare contorni verticali e orizzontali separatamente nell'immagine, quest'ultima prima convertita in una scala di grigi. Anche in questo caso, lo sfondo prescelto è il nero, mentre le line della composizione saranno bianche e quasi impercettibili, in modo analogo al Laplace visto poc'anzi. Tra le opzioni aggiuntive, la possibilità di eseguire il filtro solo verticalmente, solo orizzontalmente oppure entrambi, così come appare evidente da Figura 6.

Figura 6. Sobel (click per ingrandire)

Sobel

Naturalmente, qualora il proprio obiettivo fosse quello di rilevare una porzione o un soggetto di un immagine a scopi diversi da quelli artistici, come la necessità di effettuare un ritaglio, i filtri potranno essere fra di loro combinati per risultati più precisi.

Credit immagine:
Brooklyn -
Pixabay

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