In questo capitolo affronteremo uno degli argomenti più importanti che riguardano i plugin di WordPress, ossia la loro usabilità ed il tipo di funzionalità fornite. Gli argomenti trattati vertono infatti sull'interazione con gli utenti, perché in linea di massima nessuno vuole creare un plugin difficile da usare o incompleto nelle sue funzionalità.
Press any key: l'utente ideale e l'utente reale
Un aneddoto molto in voga che si racconta a proposito degli utenti finali è quello del "Press any key" e dell'avvertenza che recita "Non esiste il tasto Any". L'aneddoto vuole ricordare che non è possibile conoscere in anticipo il livello tecnico degli utenti, quindi occorre adottare una strategia di tipo "difensivo".
Quando si crea un plugin di WordPress è necessario tenere in considerazione che:
- i nostri utenti potrebbero avere una laurea in informatica o essere degli "analfabeti" informatici;
- quello che per noi è scontato ed intuitivo, per un utente potrebbe essere contorto e complesso;
- gli utenti vogliono usare il plugin da subito.
Stiamo quindi parlando degli utenti reali e non di quelli "ideali". Sulla base di tali osservazioni, quello che possiamo fare in concreto è:
- creare un'interfaccia semplice ed intuitiva basandosi sull'approccio "Less is more";
- usare delle etichette chiare ed autoesplicative;
- spiegare brevemente in ogni sezione delle opzioni a cosa serve quella pagina;
- fornire una o più pagine di documentazione;
- fornire una o più pagine con le risposte alle domande frequenti (FAQ);
- fornire un form di contatti per inoltrare una richiesta di supporto.
Less is more: siamo sempre in WordPress?
Molti plugin forniscono un pannello di controllo che non ha nulla a che fare con il backend di WordPress a livello di interfaccia visuale. Questa scelta di design rende le cose più complicate per gli utenti perché essi vengono costretti ad abituarsi di colpo a qualcosa di radicalmente diverso rispetto all'impostazione precedente. Per limitare l'insorgere di tali problematiche è quindi consigliabile usare:
- i font già presenti in WordPress;
- i colori e gli sfondi di WordPress;
- le convenzioni grafiche di WordPress per gli elementi interattivi come per esempio form, pulsanti etc.;
- le icone già presenti in WordPress o icone similari;
- un layout lineare (non vinceremo alcun design award perché non è quello il nostro scopo).
Etichette: facciamoci capire
Quando "etichettiamo" una sezione o un elemento interattivo non dobbiamo lasciare spazio a dubbi: se una sezione contiene i dettagli dell'account Twitter di un utente, la chiameremo "Impostazioni Twitter" e sui campi della sezione useremo etichette come "Nome utente" e "Password".
In altre parole dobbiamo sempre puntare alla massima chiarezza e descrittività possibile, quando generiamo dubbi creiamo problemi per gli utilizzatori.
Spiegare, sempre!
"Cosa devo fare ora?" o "A cosa serve questo?" o anche "Dove mi trovo?" sono domande che si pongono spesso gli utenti. Noi non dobbiamo lasciare che questi ultimi si pongano tali domande, dobbiamo invece anticiparle e fornire già le risposte. Come? Usando brevi descrizioni nelle sezioni e nei componenti delle opzioni.
Quindi, per proporre un esempio in merito::
- Etichetta: Nome utente
- Spiegazione: Inserisci il tuo nome utente di Twitter (senza il carattere '@' )
Non lasciate soli gli utenti con le loro domande.
Documentazione, FAQ e supporto
La documentazione di un plugin dovrebbe essere sempre divisa in due sezioni ben distinte: una per gli utenti ed una per gli sviluppatori. Mai e poi mai dovremmo mischiare insieme le due cose. Ciò che è utile per un developer è spesso inutile (o semplicemente troppo complicato) per un utente e ciò che è utile per un utente spesso è scontato per un developer.
Le FAQ sono un work in progress: queste vanno aggiornate man mano che riceviamo il feedback dagli utenti. Non dovrebbero mai rimanere le stesse, ma andrebbero aggiornate man mano che gli utenti ci segnalano dubbi o problemi.
Il supporto è invece molto più complesso da gestire: la frase ricorrente "non funziona" può voler dire tutto e niente ed in effetti non è di alcuna utilità per uno sviluppatore. Quindi nel form di supporto o sul forum di WordPress dovremmo chiedere o raccogliere dati tecnici precisi come:
- versione di WordPress;
- versione di PHP;
- plugin installati;
- tema in uso.
Solo avendo a disposizione questi dati possiamo realmente intervenire per aiutare gli utenti che ce ne fanno richiesta.
Funzionalità
Due sono gli errori comuni quando si parla di funzionalità di un plugin:
- mancanza di funzionalità;
- eccesso di funzionalità.
Se creo un plugin per Twitter che pubblichi su Twitter i nuovi post dovrò avere almeno queste funzionalità che forniscano la capacità di:
- abbreviare gli URL;
- pubblicare anche i post programmati;
- pubblicare anche le modifiche ai post;
- inviare un tweet personalizzato;
- riconoscere username e hashtag di Twitter.
Visualizzare la timeline dell'utente, effettuare ricerche o altro sono caratteristiche utili ma non indispensabili al nostro plugin: dobbiamo sempre attenerci allo scopo per cui esso è stato creato. Se gli utenti ce ne faranno richiesta, possiamo certamente aggiungere nuove caratteristiche ma senza mai esagerare.