Dopo aver introdotto l'interfaccia per l'editing dei video in Photoshop CC, si passa all'azione con i primi interventi di manipolazione del girato. In questa lezione si prenderà confidenza con la timeline e le transizioni, due degli elementi essenziali per montare filmati al volo.
Per questo esempio, si sono scelte due brevi riprese fatte con uno smartphone. Non si badi alla qualità dell'immagine: i due filmati sono volutamente mossi e saturati perché, così come si vedrà più avanti, sarà più semplice mettere in evidenza le correzioni del software. Si inizi, quindi, importandoli all'interno di Photoshop.
Per aprire due o più clip e modificarli sulla stessa timeline, anziché su due separate, non si sceglierà la canonica funzione Apri del menu del software. Dopo aver portato in primo piano la timeline stessa, si identifichi l'icona Aggiungi File Multimediali, facilmente riconoscibile perché ricorda un fotogramma di pellicola cinematografica. Mostrata a schermo la finestra di selezione, si scelgano tutti i video che si desidera includere nella propria lavorazione.
Trascorso qualche attimo per permettere a Photoshop di riconoscerne il formato e di adattarlo alla propria interfaccia, nella timeline appariranno due lunghi rettangoli affiancati, ognuno dei quali rappresenta uno dei filmati scelti nonché la loro durata. Qualora questi rettangoli risultassero troppo lunghi e difficili da modificare, si proceda alla riduzione della visualizzazione così come spiegato nella lezione precedente.
I filmati sulla timeline possono essere spostati semplicemente trascinandoli nella posizione desiderata. Ad esempio, si può decidere di spostare la seconda ripresa - ovvero quella più a destra - in prima posizione: così facendo, sarà la scena d'apertura del nostro video. Per farlo, basterà cliccare e tenere premuto sul rettangolo, per poi trascinarlo verso sinistra.
Come facile intuire, non solo la posizione dei video può essere modificata, ma anche la loro stessa durata, così da tagliare le porzioni di ripresa che non si ritengono sufficientemente interessanti per il proprio progetto. L'operazione può essere facilmente eseguita posizionandosi sulle estremità sinistra e destra del rettangolo, rispettivamente per ridurre l'inizio e la fine del clip, e trascinando fino al secondo desiderato. A schermo apparirà una comoda finestra d'anteprima, per consentire un'agile identificazione dei punti di inizio e di fine del video.
Fatto questo, il primo montaggio di base è già pronto e il filmato, per chi lo desiderasse, può essere salvato sia come progetto Photoshop che come formato compatibile con i riproduttori multimediali, scegliendo dal menu File la voce Esporta. Lo scopo di questa lezione è però quello di donare omogeneità, piuttosto che esportare una semplice sequenza di clip fra loro affiancati. In questo caso, tornano utili le transizioni.
Le transizioni non sono altro che degli effetti visivi che permettono di regolare, in modo più o meno dolce a seconda dei propri gusti, il passaggio da una ripresa all'altra. Per inserirli basta cliccare sull'omonima icona, scegliere la transizione più gradita, impostare la durata con l'apposita levetta e trascinare il tutto sulla timeline. Le transizioni si applicano sempre agli estremi del rettangolo di rappresentazione del clip: all'inizio o alla fine della ripresa, mai durante. Se l'effetto si trova tra una scena e l'altra, verrà condiviso da entrambe. Passando alla pratica, per applicare un effetto di Dissolvenza - ovvero di passaggio progressivo dal colore di sfondo al filmato - basterà selezionarlo dall'elenco e trascinarlo sulla timeline.
A titolo esemplificativo, per questa lezione si è scelta una dissolvenza sul nero a inizio e fine filmato, mentre le due scene sono collegate fra solo dalla cosiddetta Dissolvenza Incrociata, ovvero una sovrapposizione progressiva delle rispettive immagini.
Sebbene il lavoro sia virtualmente terminato e si possa passare al salvataggio, risulta utile introdurre due precisazioni aggiuntive. La prima riguarda il formato a schermo: come si noterà, i video importati sono in 4:3. Qualora si volesse trasformarli in 16:9 senza distorsioni, basterà ricorrere agli strumenti canonici di ritaglio di Photoshop, esattamente come si farebbe per una normale fotografia.
Questa operazione conduce direttamente alla seconda considerazione: pur lavorando sui video anziché su immagine statiche, tutte le funzioni di Photoshop rimangono attive. Ecco cosa succede, ad esempio, agendo sul diagramma delle curve.
Si sono così apprese le tecniche di base per l'editing elementare di una ripresa, più che sufficiente per chi volesse montare in velocità un video delle vacanze da mostrare sui social network. Con le prossime lezioni si cercherà di migliorare quanto fatto, regolando l'audio, stabilizzando l'immagine, aggiungendo testo e altro ancora.