Per imparare a utilizzare questa tecnologia bisogna prima capire cos'è Google Bard: a un occhio superficiale, questo strumento basato sull'intelligenza artificiale si presenta come una chat in cui puoi inserire dei prompt - dei comandi testuali - per ottenere delle risposte sintetiche e strutturate. Ma soprattutto uniche, non prese da altre fonti.
Ad esempio, posso chiedere a Google Bard - che si trova all'indirizzo Bard.google.com
- di prepararmi una ricetta per cucinare un determinato piatto o creare un itinerario per scoprire un luogo. In ogni caso sarà in grado di aiutarmi. Lo stesso Google presenta la chat come un "utile collaboratore creativo". È così? Scopriamolo insieme, ecco cos'è Google Bard e a cosa serve. Ma soprattutto come può migliorare la tua conoscenza del mondo.
Cos'è Google Bard, definizione
Google Bard è un servizio sperimentale di intelligenza artificiale conversazionale basato su LaMDA pubblicato in beta nel marzo 2023. Il suo obiettivo è quello di sfruttare informazioni provenienti da fonti differenti - anche dal web - per dare risposte di alta qualità.
Una schermata di Google Bard.
Google, nel suo post ufficiale di presentazione della tecnologia Bard, ci tiene a precisare che non è di certo il primo passo che muove nel mondo dell'intelligenza artificiale:
BERT, one of our first Transformer models, was revolutionary in understanding the intricacies of human language. Two years ago, we introduced MUM, which is 1,000 times more powerful than BERT and has next-level and multi-lingual understanding of information.
BERT - sistema di intelligenza artificiale relazionato all'algoritmo di Google - è stato implementato nell'ottobre del 2019 e ha registrato ottimi risultati nella comprensione del linguaggio umano. Poi è arrivato MUM: qual è la sua caratteristica fondamentale?
Semplice: è 1.000 volte più potente e offre una comprensione delle informazioni di livello superiore, in grado di ottenere dei risultati importanti nel mondo della ricerca online.
Ad esempio, è in grado di individuare momenti chiave nei video caricati su YouTube. Tutto questo fa da base a quello che spesso viene definito il concorrente di ChatGPT.
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Perché si chiama Bard?
Una curiosità sul nome: Bard deriva dall'appellativo utilizzato per William Shakespeare, ovvero Bardo di Avon (Bard of Avon in inglese). Ricordiamo però che in antichità il termine "bardo" era sinonimo di cantastorie, narratore, cantore di storie e miti dei popoli celti.
La base di Google Bard: LaMDA
Per capire cos'è Bard bisogna affrontare un punto: LaMDA, acronimo di Language Model for Dialogue Applications. Ovvero un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) addestrato su una quantità infinita di informazioni proposte in forma testuale e di codice.
Questo consente alle applicazioni basate su LaMDA, tipo Google Bard, di sviluppare una serie di attività compilative e creative. Ad esempio è possibile far seguire delle istruzioni per completare dei compiti, generare testo creativo per alcuni scopi, ottenere informazioni sintetiche per svolgere determinati compiti. Una delle indiscrezioni controverse di LaMDA?
L'11 giugno 2022, il Washington Post ha riportato le parole dell'ingegnere di Google Blake Lemoine: LaMDA è diventata senziente. Google smentisce, Lemoine ritratta ma l'attenzione ormai è tutta per la capacità di LaMDA di dare risposte molto simili a quelle che potrebbe fornire un umano. Soprattutto con l'arrivo del successore PaLM 2.
L'evoluzione PaLM 2
Dopo LaMDA, Google ha deciso di passare al più avanzato PaLM 2 per i suoi prodotti AI. PaLM sta per Pathways Language Model, un segnale chiaro per comunicare l'uso dell'architettura basata sui percorsi per addestrare modelli di apprendimento automatico. Questo è particolarmente vantaggioso per ottenere risultati completi da fornire agli utenti.
PaLM 2 is a new state-of-the-art model that significantly outperforms PaLM while using significantly less compute at inference time.
PaLM 2 conferisce a Google Bard delle possibilità superiori (riunite nel documento ufficiale in PDF) dato che tutto è iniziato con il modello linguistico LaMDA. Anche perché il Pathways Language Model 2 supera di molto la prima versione: consente di fondere comprensione del linguaggio, del suono e della comunicazione visuale utilizzando una quantità di calcolo inferiore. Non a caso Bard fornisce risultati anche tramite immagini.