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Ingrandimento intelligente

Il nuovo algoritmo per l'ingrandimento di immagini in Photoshop CC.
Il nuovo algoritmo per l'ingrandimento di immagini in Photoshop CC.
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Dopo aver analizzato i miglioramenti di Photoshop CC per quanto riguarda l'interfaccia e le funzionalità minori, è tempo di addentrarsi nell'analisi di funzioni più specifiche. Fra queste, la nuova modalità di ingrandimento - chiamata ricampionamento verso l'alto intelligente - per aumentare le dimensioni di un'immagine senza perdere troppi dettagli.

Come facile intuire, non si tratta di una feature miracolosa: chi volesse ingrandire enormemente fotografie in origine di pochi pixel di risoluzione, si ritroverà con il solito risultato sbiadito e quadrettato. Si tratta, infatti, di un nuovo algoritmo per preservare i dettagli visivi in ingrandimenti di lievi e medie entità, a partire da uno scatto di risoluzione sufficiente.

Per questo esempio, si è deciso di utilizzare una scena naturale: le gocce di pioggia, in particolare, con l'ingrandimento classico tendono a perdere contorni definiti e trasparenza, tanto da risultare quasi irriconoscibili. Si apra l'immagine con Photoshop e, dal menu Immagine si scelga Dimensione Immagine.

Figura 1. Dimensione immagine (click per ingrandire)

Dimensione Immagine

A schermo verrà mostrata la consueta finestra con le opzioni di ridimensionamento, come la risoluzione in pixel, centimetri o pollici e altri strumenti per perfezionarne il risultato.

Figura 2. Interfaccia (click per ingrandire)

Interfaccia

A differenza delle precedenti versioni di Photoshop, la finestra in questione è ora ridimensionabile a piacere. Basta spostarsi con il mouse sul lato destro o sinistro del riquadro e, apparsa l'apposita icona, trascinare a schermo fino a raggiungere la grandezza desiderata. Si tratta di una funzione molto utile, soprattutto per non perdere alcun dettaglio dell'immagine trattata nella comoda area d'anteprima.

Figura 3. Ridimensionamento finestra (click per ingrandire)

Ridimensionamento finestra

Dalla schermata, è facile notare la presenza di un menu a tendina per le opzioni di ricampionamento. Ai fini di questa lezione, si tratteranno le funzioni Automatico, Mantieni Dettagli e Bicubica Più Morbida.

Figura 4. Opzioni di ricampionamento (click per ingrandire)

Opzioni di ricampionamento

L'opzione Bicubica Più Morbida è alla base del classico algoritmo di Photoshop, mentre Mantieni Dettagli attiva la nuova modalità. Quest'ultima presenta una comoda levetta con cui regolare il livello di dettaglio per l'ingrandimento: spostandosi verso sinistra Photoshop cercherà di preservare ogni informazione visiva, mostrando però qualche difetto come la consueta quadrettatura. Spostandosi a destra, l'immagine viene attenuata e resa più morbida. Automatico, infine, applica le opzioni di default per il nuovo algoritmo. A scopo d'esempio, si è deciso di aumentare di 1.000 pixel l'immagine sia in larghezza che in altezza, effettuando un forte zoom sull'anteprima della goccia d'acqua per studiarne gli effetti. Ovviamente la goccia in questione sembrerà fuori fuoco a causa dello zoom, quindi si consiglia di prendere come riferimento definitivo lo scatto finale a dimensioni del 100%.

Figura 5. Opzioni d'ingrandimento (click per ingrandire)

Opzioni d'ingrandimento

Per comprendere al meglio la differenza fra i due algoritmi, è possibile cliccare sull'anteprima e tener premuto per cogliere in un sol colpo i cambiamenti tra upscaling classico e intelligente. Per quanto difficile da rendere in uno screenshot, si è comunque deciso di effettuare un confronto. Si consiglia, tuttavia, di visualizzare lo scatto a pieno schermo, per coglierne agevolmente le modifiche.

Figura 6. Confronto (click per ingrandire)

Confronto

Appare evidente come la nuova elaborazione sia più coerente con la qualità visiva dell'immagine di partenza, mentre la vecchia modalità tenda a mostrare artefatti visivi a schermo. Per realizzare al meglio la portata del ricampionamento intelligente, però, non vi è test migliore che ricorrere a un testo. Nelle fotografie di volti, panorami o elementi naturali i dettagli tendono infatti a dissolversi con la scena, mentre i testi sono quelli che normalmente soffrono più il problema della quadrettatura.

Dopo aver scelto un'immagine con del testo sovrapposto con font e dimensioni sufficienti, si sono applicate impostazioni simili al precedente esperimento, con dimensioni in pixel più ridotte perché l'immagine di partenza è più piccola rispetto a quella già trattata.

Figura 7. Opzioni testo (click per ingrandire)

Opzioni testo

Dal paragone risulta evidente come l'algoritmo classico non sia in grado di operare un'ingrandimento soddisfacente, perché i contorni delle lettere diventano irregolari e poco gradevoli. La modalità introdotta appositamente con Photoshop CC, invece, supera questo ostacolo. Anche in questo caso, si consiglia la visualizzazione del confronto a pieno schermo.

Figura 8. Confronto testo (click per ingrandire)

Confronto testo

Nella prossima lezione della guida, si analizzeranno le peculiarità del filtro per la riduzione dell'Effetto Mosso, una delle feature più chiacchierate e lodate di Photoshop CC.

Credit immagine 1:
Close-up of a leaf and water drops on it -
Shutterstock

Credit immagine 2:
Vintage Metal Sign - Warning Genius at Work -
Shutterstock

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