Bentornati in questo ottavo appuntamento con la nostra serie di articoli dedicati al tuning delle prestazioni di Android. Nella precedente lezione abbiamo parlato di come disabilitare completamente l'Assistente Google cosi da ottimizzare le prestazioni del nostro dispositivo e limitare il consumo della batteria.
Quest'oggi invece ci concentreremo sulla selezione dei profili energetici da adottare per massimizzare le performance di Android e bilanciare il ciclo di scaricamento della batteria dello smartphone o del tablet.
Impostazioni energetiche, performance e autonomia
Le impostazioni energetiche sono un elemento molto importante per un dispositivo mobile. Questo perché un eccessivo consumo di risorse da parte del sistema operativo, o delle applicazioni di terze parti, può portare all'esaurimento prematuro dell'energia immagazzinata nella batteria e, a lungo andare, ad una sua usura a causa degli eccessivi cicli di ricarica.
Dunque, per evitare di danneggiare il telefono ed offrire un'autonomia ottimale, i developer Android hanno sviluppato in questi anni un sistema di power management molto avanzato, basato su un sistema di intelligenza artificiale addestrato tramite gli algoritmi di machine learning ed i dati raccolti da milioni di utenti che sfruttano i servizi e i device Google.
In determinati contesti il setup energetico di Android può di fatto rallentare le applicazioni ed in generale i nostri task quotidiani. Questo perché i diversi profili di power management hanno la capacità di gestire direttamente il clock del processore e della GPU, in modo da farli operare a regimi più bassi, e quindi meno energivori, ma ovviamente anche poco performanti.
Non è dunque raro che i diversi produttori hardware implementino delle impostazioni energetiche molto "conservative" che prevedono, in determinati contesti e solo per un certo periodo di tempo, un downgrade prestazionale del device. Nei cellulari l'autonomia della batteria è di vitale importanza, dunque le aziende, specialmente nei prodotti meno costosi, preferiscono strozzare le performance in favore di un maggiore risparmio energetico.
In generale i profili energetici più impattanti tendono ad attivarsi automaticamente quando viene rilevato uno basso livello di carica, tipicamente sotto il 20/15% della capacità complessiva. Tale strategia permette di allungare la durata della batteria e consente all'utente di terminare le proprie attività prima che il dispositivo si spenga.
Inoltre negli smartphone più moderni alcune operazioni delle applicazioni, come ad esempio la sincronizzazione dei dati sui servizi Cloud, viene autorizzata unicamente nel momento in cui il device è connesso al caricatore oppure se il livello di carica è al di sopra una determinata percentuale, in genere il 70% o l'80% in base al modello.
Impostare un profilo energetico che consenta di massimizzare le prestazioni del proprio dispositivo Android è abbastanza semplice. Non servono tool o utility di terze parti. Infatti i coder di Google hanno implementato una serie di impostazioni direttamente nel sistema operativo che consentono di regolare questi dettagli in modo veloce.
L'utente può quindi selezionare la tipologia di power management che preferisce in base ai propri gusti e alle relative necessità.
Ovviamente un assetto meno conservativo comporterà un boost di performance ma anche un aumento medio dei consumi della batteria. Quindi il nostro consiglio è di orientarsi verso un profilo bilanciato senza utilizzare impostazioni estreme.
Impostare il profilo energetico di Android per massimizzare le prestazioni
Per fare in modo che le applicazioni usino la batteria del telefono senza troppe limitazioni, evitando dunque che le loro prestazioni siano "strozzate" da qualche impostazioni di power management, possiamo disabilitare la funzione chiamata "Batteria Adattiva". Ovvero la feature pensata per ottimizzare i consumi energetici di Android e degli applicativi di terze parti.
Disabilitando tale funzionalità la batteria potrebbe scaricarsi più rapidamente ma in questo modo otterremmo il massimo delle prestazioni dal nostro dispositivo. Ovviamente sarà possibile riattivare questa impostazione quando lo riteniamo più opportuno, magari se abbiamo una carica inferiore al 15% oppure se non disponiamo di un powerbank o del caricatore.
L'opzione della "Batteria Adattiva" si trova all'interno del pannello di controllo di Android. Apriamo quindi l'app drawer, con uno swipe verso l'alto oppure tappando sull'icona presente sul dock, e cerchiamo l'applicazione chiamata "Impostazioni" facendo scorrere il dito verso l'alto, oppure da destra a sinistra in base al launcher che stiamo utilizzando.
Sui telefoni Google Pixel l'applicazione in questione è disponibile anche nel menu a tendina, richiamabile con uno swipe dall'alto verso il basso, insieme ai vari toggle di sistema.
Una volta individuata l'icona della ruota dentata stilizzata tappiamoci sopra per aprire i vari setting di Android.
In base al nostro modello di smartphone, o alla versione del sistema operativo installata, saranno visualizzate varie opzioni, quella che ci interessa si chiama "Batteria"
Una volta entranti in tale sezione tappiamo sulla voce "Preferenze Adattive". Si aprirà quindi una nuova finestra da dove potremo deselezionare l'opzione chiamata "Batteria Adattiva".
Successivamente, per assicurarci che le applicazioni che ci interessano non vegano limitate da altre tipologie di power management di Android, spostiamoci nuovamente su "Impostazioni" e questa volta tappiamo sulla sezione "App" o "Applicazioni".
Giunti in tale setting selezioniamo l'opzione "Mostra tutte le App" per poter accedere all'elenco di tutti i software installati sul nostro telefono.
Ora selezioniamo un'applicazione che ci interessa tenere sempre attiva ed in seguito tappiamo l'opzione "Batteria" per poi spuntare l'opzione "Senza limitazioni", cosi da permettere a tale software di utilizzare la batteria in background, senza alcun tipo di restrizione.
Sarà necessario ripetere tale operazione per ogni singolo programma installato oppure solo con gli applicativi che ci interessa avere sempre al massimo delle loro prestazioni.
In genere è consigliabile applicare questa impostazione su tutti i programmi di messaggistica istantanea, come ad esempio WhatsApp o Telegram, cosi da averli operativi in ogni momento oppure su tutti i software di sincronizzazione dei dati in Cloud, per essere certi di avere un backup sempre aggiornato dei nostri file.
Questa strategia per massimizzare le performance ha ovviamente come conseguenza l'aumento dei consumi energetici.
Dunque è sempre bene selezionare accuratamente le applicazioni a cui desideriamo togliere le restrizioni di esecuzione in background, altrimenti potremmo compromettere l'autonomia del nostro smartphone e, nei casi peggiori, arrecare un danno alla batteria del dispositivo.