Sesto appuntamento con la nostra serie di articoli dedicati al tuning di Android. Nella precedente lezione abbiamo spiegato nel dettaglio come eseguire un backup completo del proprio dispositivo, in modo tale da non perdere dati in caso sia necessario effettuare il reset di Android alle impostazioni di fabbrica e cosi da riottenere delle performance ottimali.
Quest'oggi invece ci concentreremo nella gestione delle applicazioni in background. Gli applicativi di terze parti reperibili tramite il Play Store possono essere molto utili per il nostro workflow, tuttavia non di rado è possibile trovare applicazioni scarsamente ottimizzate che portano ad una degradazione continua delle performance di smartphone o tablet.
Applicazioni in background e sicurezza
Quindi, cosi come avviene sui normali PC, la gestione dei processi e delle applicazioni in esecuzione è qualcosa che bisognerebbe tenere sempre in considerazione se si desidera ottenere il massimo delle prestazioni dal proprio dispositivo.
Controllare cosa sia effettivamente in esecuzione su Android permette anche di assicurarci che non ci siano software dal comportamento anomalo.
Se scegliamo di installare applicativi reperibili al di fuori dal Play Store, magari su siti Web non ufficiali, è necessario porre molta attenzione a ciò che fanno le applicazioni nel sistema e per quanto tempo restano in attività. Purtroppo i virus informatici sono un pericolo anche per i device Android ed è possibile incappare in malware che possono compromettere il device ed i dati contenuti al suo interno.
Tra gli attacchi più comuni al giorno d'oggi vi sono quelli basati sul cryptojacking, effettuati tramite software malevoli che s'installano all'insaputa dell'utente, magari perché inseriti all'interno di applicazioni compromesse, e sfruttano le risorse di un dispositivo per "minare" criptovalute.
Nello stesso modo, per proporre un altro esempio concreto, si verificano sempre più spesso furti di dati personali tramite ransomware, applicativi che vanno a crittografare i file per poi richiedere il pagamento un riscatto in denaro.
In generale è sempre sconsigliabile affidarsi a software che non sono scaricabili dal Play Store di Google. Cosi facendo limiteremo al minimo la possibilità di incappare in possibili aggressioni informatiche. Questo perché i programmi presenti in altre fonti potrebbero essere stati compromessi da qualche software malevolo o essere progettati come esche per eseguire operazioni di phishing e truffe informatiche.
In linea generale è comunque buona norma mantenere un livello di attenzione sempre molto elevato, queste perché anche tra le applicazioni del Play Store possono essere presenti delle minacce sfuggite al controllo del marketplace.
Il task manager di Android
Eseguire il monitoraggio delle applicazioni in background è semplicissimo, non bisogna fare altro che affidarsi agli strumenti ed alle utility integrate in Android.
I developer di Google hanno infatti sviluppato ed implementato nel sistema operativo un comodo task manager dal quale gli utenti hanno la possibilità di gestire ed amministratore tutte le applicazioni installate ed in esecuzione sul device, visualizzare i consumi delle risorse di RAM e processore e, ovviamente, anche il consumo della batteria.
La gestione dei processi in esecuzione è infatti di vitale importanza non solo per preservare le prestazioni del telefono o del tablet ma anche per assicurarci che la carica della batteria non venga consumata inutilmente da applicativi che non stiamo utilizzando.
Ridurre l'impatto del sistema consente inoltre di minimizzare i cicli di ricarica, salvaguardando in questo modo la longevità e la salute della batteria che, venendo impegnata il meno possibile, sarà meno suscettibile all'usura o a possibili malfunzionamenti e guasti.
Monitorare e terminare le applicazioni in background su Android
Se vogliamo avere una visione completa delle applicazioni in esecuzioni sul nostro telefono possiamo sfruttare il task manager presente nel pannello di controllo di Android. Si tratta di un'operazione alla portata di tutti che può essere svolta senza problemi anche da coloro che hanno da poco comprato un device Android.
Apriamo quindi l'app drawer, con uno swipe verso l'alto o tappando sull'apposita icona presente sul dock, e cerchiamo l'applicazione chiamata "Impostazioni" facendo scorrere il dito verso l'alto, oppure da destra a sinistra in base al launcher che stiamo utilizzando. Sui telefoni Google Pixel tale applicazione è disponibile anche nel menu a tendina, richiamabile con uno swipe dall'alto verso il basso, assieme ai vari toggle di sistema.
Una volta individuata l'icona della ruota dentata stilizzata tappiamoci dunque sopra per aprire i setting di Android.
In base al nostro modello di smartphone, o alla versione del sistema operativo installata, saranno visualizzate varie opzioni, quella che interessa a noi si chiama "App" oppure "Applicazioni".
Giunti in tale pannello tappiamo sulla voce "Mostra tutte le App" per poter visionare le applicazioni attualmente installate sul telefono. Di base tutte i programmi aperti di recente rimangano in background in attesa di nuovi input dell'utente o per sincronizzare i file con il Cloud.
Ad esempio se abbiamo avviato da poco l'App di Instagram, ma non vogliamo che rimanga operativa anche quando non la utilizziamo, possiamo aprire i suoi settaggi, tappando sull'omonima voce all'interno della lista aperta in precedenza, ed usare l'opzione "Forza Interruzione".
Successivamente sposiamoci nella sottocategoria chiamata "Batteria" per selezionare un profilo energetico maggiormente "conservativo" che andrà a bloccare l'applicazione quando questa non verrà utilizzata per diverso tempo.
Spuntiamo dunque l'opzione "Con Limitazioni" in modo tale da indicare ad Android di limitare l'utilizzo della batteria per tale programma quando esso si trova in background. Ovviamente con questo settaggio le notifiche potrebbero subire ritardi visto che l'applicativo non rimarrà più in esecuzione dopo che avremo bloccato il telefono o ci saremo spostati su un altro software.
La "batteria adattiva"
Un'altra strategia per preservare il livello di carica ed ottimizzare le prestazioni consiste nell'abilitare l'opzione della "batteria adattiva". Tale profilo energetico sfrutta gli algoritmi di machine learning e l'intelligenza artificiale per prolungare la durata della batteria in base all'utilizzo del telefono da parte dell'utente.
In buona sostanza Android andrà in autonomia a regolare i consumi energetici delle applicazioni in esecuzione nel momento in cui il device non viene utilizzato, come ad esempio durante la notte o quando viene connesso al caricatore.
Per attivare tale setting torniamo su "Impostazioni" e successivamente spostiamoci nella sezione "Batteria".
Adesso tappiamo sulla voce "Preferenze adattive" e infine spuntiamo la voce "Batteria Adattiva" per abilitare l'opzione in questione.