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Creare Bot

Impariamo a realizzare un Telegram Bot sfruttando le API di programmazione messe a nostra disposizione dalla piattaforma di messaggistica.
Impariamo a realizzare un Telegram Bot sfruttando le API di programmazione messe a nostra disposizione dalla piattaforma di messaggistica.
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Dopo avere preso confidenza con i Telegram Bot, dal punto di vista utente, è arrivato il momento di acquisire i fondamenti che servono alla vera implementazione.
Un Telegram Bot è un programma - può essere realizzato in moltissimi linguaggi - che svolge determinate operazioni ma interagisce con l'utente mediante
messaggi Telegram.

Un aspetto importante da chiarire subito è l'estrema libertà con cui questo genere di applicazioni possono essere realizzate. Infatti, abbiamo già detto
che il linguaggio può essere uno qualsiasi di nostro gradimento ma anche la macchina su cui esso gira può essere scelta in assoluta libertà. L'unico requisito che
essa deve avere è la disponibilità di una connessione ad Internet: potrebbe andare bene anche il laptop con cui lavoriamo abitualmente.

Come si può immaginare, per servizi Bot professionali è necessario allestire un'installazione con server dotato delle necessarie risorse ma finchè il nostro scopo è studiare questa
tecnologia, realizzare un piccolo servizio a scopo personale o eseguire sperimentazioni non abbiamo bisogno di svolgere nessun investimento in termini
di tecnologia.

Un Telegram Bot può essere per molti aspetti paragonabile ad un utente umano. La grossa differenza è che il Bot non ha alcun bisogno di un numero di telefono
mentre questo è assolutamente obbligatorio per un utente comune. Tutta la comunicazione tra gli utenti ed il Bot avviene mediante la piattaforma di comunicazione e
questo è il motivo per cui - come abbiamo detto poco fa - non abbiamo bisogno di un nostro server proprio, perché non è richiesto un indirizzo IP pubblico.

Nella realizzazione del Bot ciò che dovremo fare sarà predisporre la logica per l'implementazione delle azioni di reazione ai messaggi e ai comandi inviati dall'utente
che lo avvia. Esiste un set di API apposito, le Bot API, ma nella maggior parte dei casi realizzare questo tipo di applicazioni non sarà così complicato in
quanto molti programmatori hanno già condiviso ottime librerie di supporto che ci metteranno in condizione, semplicemente, di doverci occupare solo del nostro codice
di reazione.

Creazione del Telegram Bot

Ciò di cui abbiamo assolutamente bisogno per iniziare è un token, una stringa identificativa piuttosto lunga, che caratterizzerà il nostro Telegram Bot.
La possiamo ottenere da un Bot, già predisposto da Telegram, chiamato BotFather. Questo può essere considerato il padre di tutti i Bot. I passaggi saranno
i seguenti:

  • ci collegheremo al Telegram Bot mediante una delle possibili interfacce del programma;
  • invieremo al BotFather il comando /newbot con il quale lo informeremo che abbiamo deciso di crearne uno nuovo;
  • il BotFather ci chiederà che nome vogliamo attribuire al Bot. Risponderemo come ad un normale messaggio;
  • ci chiederà poi quale sarà il suo identificativo. Forniremo anche questo come messaggio;
  • ci consegnerà un token che dovremo salvare. Questo rappresenterà l'unico sistema di autenticazione che dovremo rispettare. Lo salveremo in una costante
    stringa all'interno del programma che costituirà il Bot e verrà poi utilizzato dalle API che utilizzeremo.

Eseguiamo il procedimento passo passo.

Per prima cosa cerchiamo il BotFather. Apriamo Telegram e scriviamone il nome nel campo di ricerca come fosse un nostro contatto.

Figura 1. Ricerca del BotFather (click per ingrandire)Ricerca del BotFather

Una volta individuato lo apriamo e possiamo vedere quanti comandi ha a disposizione. Sono tutti quelli che servono per gestire un Bot ma, a noi, il
primo che interessa è /newbot.

Figura 2. Comandi del BotFather (click per ingrandire)Comandi del BotFather

Con /newbot dichiariamo il nostro nuovo Bot e gli assegniamo un nome: questo sarà ciò che lo renderà riconoscibile agli occhi dell'utente.
A livello di comunicazione nel sistema Telegram avrà bisogno di uno username che verrà assegnato con il successivo passaggio. A differenza del nome che può
essere costituito da del testo libero, lo username viene composto da una stringa che deve obbligatoriamente terminare con bot.

Figura 3. Creazione del Bot (click per ingrandire)Creazione del Bot

Dopo aver fornito lo username, il BotFather ci restituisce un token. Si tratta di una stringa, alquanto lunga, che è la chiave di autenticazione del Bot.
Questa dovrà essere salvata e inserita negli script con cui realizzeremo i Bot nei vari linguaggi.

Figura 4. Ricezione del token (click per ingrandire)Ricezione del token

Si noti le ultime indicazioni che il BotFather ci dà. Per prima cosa specifica che il nostro Bot ha un indirizzo web composto dal dominio t.me e seguito dallo
username che gli abbiamo attribuito. Inoltre, aspetto molto importante, viene raccomandato di custodire gelosamente il token ottenuto in quanto rappresenta lo
strumento per poter gestire il funzionamento del Bot.

Da qui in poi la guida proseguirà con lo sviluppo di Bot in diversi linguaggi di programmazione. Esiste la pagina Bot Code Examples della documentazione ufficiale che
indica quali sono le librerie principali per lo sviluppo di Bot. Ve ne sono molte, in particolare ci sono diverse alternative tra cui scegliere per gli ambienti di programmazione
più diffusi quali Python, PHP, Java e
Node.js, ma non mancano possibilità anche per linguaggi meno popolari.

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