Ora che abbiamo discusso degli elementi fondamentali di un processo di stampa, possiamo parlare degli strumenti aggiuntivi che possono ottimizzarne e facilitarne l'esperienza migliorando, inoltre, l'efficienza produttiva.
Ma se possediamo già l'essenziale cos'altro può servire per poter stampare in 3D? Diverse cose in realtà.
Il processo di stampa può effettivamente essere attuato con una qualsiasi stampante 3D a filo e una bobina di materiale tuttavia non dovremmo pensare solo al processo in sé ma, anche, a una futura manutenzione del macchinario per cui è meglio farsi trovare preparati fin dall'inizio.
Strumenti utili
Innanzitutto abbiamo bisogno di valutare su che tipo di letto avverrà la stampa dato che le diverse tipologie implicano l'uso di strumenti diversi. Nel caso volessimo stampare su nastro blu avremmo bisogno di rifornirci di una modesta quantità dello stesso. Questo perché dopo ogni stampa il nastro potrebbe essere leggermente danneggiato e dovrà quindi essere sostituito continuamente. Se invece volessimo stampare su una lastra di vetro allora avremmo probabilmente bisogno di qualche tipo di collante per far aderire la stampa. Tra le soluzioni più economiche l'utilizzo di semplice colla oppure di lacca per capelli.
Una volta stampato il pezzo sarà utile uno strumento per poterlo rimuovere efficacemente dal letto, l'adesione a volte si rivela molto forte quindi cercare di forzare il distacco del pezzo a mani nude potrebbe provocare ferite o danni. In questo caso ci si può affidare ad una comune spatola in acciaio con la quale si può cercare di fare leva ponendola tra stampa e letto. Bisogna adottare una giusta dose di cautela in quanto si tratta comunque di uno strumento in acciaio affilato. Se possibile, meglio utilizzare una spatola con angoli arrotondati meno pericolosa in caso di utilizzo. quando si va a rimuovere il pezzo dal letto bisogna sempre rivolgere la punta della spatola in direzione opposta a noi, non appoggiare le mani nelle vicinanze e soprattutto in direzione di essa, infine, se la stampa risulta troppo difficile da rimuovere, non applicare troppa pressione o fare movimenti bruschi, ma cercare di passare gentilmente la spatola su ogni lato della stampa. Nel caso utilizzassimo un letto in vetro è meglio rimuoverlo e passarlo sotto l'acqua corrente.
Dopo aver stampato un pezzo possiamo decidere se pulirlo da eventuali residui e imperfezioni. Per ripulire il pezzo da piccoli grumi o fili possiamo usare una tronchesina, utile anche per tagliare il filamento stesso quando occorre. Nel caso invece avessimo una stampa con molti residui di filamento potrebbe essere utile l'ausilio di una pistola a caldo, in grado di ripulire le stampe più complesse in pochi passaggi.
Strumenti per la manutenzione
Per la manutenzione della stampante molti degli strumenti necessari sono abbastanza comuni.
Durante l'utilizzo è possibile che qualche vite si allenti ed è quindi necessario intervenire. Un set di cacciaviti, di diverse dimensioni, può fare al caso nostro ed essere già reperibile in casa. Così non dovesse essere, nel caso volessimo avere la sicurezza di poter intervenire sulla maggior parte dei pezzi, potremmo decidere di acquistare un kit di cacciaviti con punta intercambiabile, soluzione più economica ma molto efficace.
Occorrerà predisporci anche per la pulizia. L'hotend, dato il continuo passaggio di plastica fusa, potrà avere bisogno di questo genere di intervento. Per mantenerlo pulito avremo bisogno di alcool isopropilico per la superficie esterna, mentre per quella interna sarà necessario un apposito kit di pulizia per le stampanti 3D, infatti, per ripulire in modo appropriato il foro dell'ugello, avremo bisogno di oggetti ancora più sottili di un ago da cucito. Durante il processo di stampa, per mantenerlo pulito, è sufficiente utilizzare una pinzetta.
Per finire, quello che non deve assolutamente mancare è una dotazione dei pezzi di ricambio di uso più comune. Con molta probabilità alcuni componenti dovranno, infatti, essere rimpiazzati col tempo per l'usura o per qualche malfunzionamento. Averli a portata di mano ci consentirà di evitare di mantenere la stampante inattiva per lunghi peridi. E' meglio, quindi, farsi trovare preparati.
A causa dei continui sbalzi di temperatura sicuramente l'hotend sarà soggetto a usura, perciò è bene rifornirsi di alcuni sui componenti, trattati in dettaglio nella seconda lezione e richiamati brevemente nell'elenco a seguire.
- l'ugello: averne una buona scorta non è mai una cattiva idea, essendo questo suscettibile a malfunzionamenti per molte cause diverse;
- la gola: difficile da ripulire nel caso dovesse presentarsi un intaso;
- il blocco riscaldante: soggetto a continua manutenzione;
- la cartuccia riscaldante e il termistore: entrambi molto fragili se sottoposti a sforzi.
Conclusioni
Ora che abbiamo illustrato tutto il necessario per iniziare a stampare sorge spontanea una domanda: dove possiamo reperire modelli da stampare? Nella prossima lezione andremo a scoprire diverse opzioni per affrontare questa esigenza.