Per la nostra attività di social media marketing, non basta solo aprire un canale social e lavorare in modo discontinuo o
umorale. È invece necessario avere una strategia, e quindi chiarire quali sono i nostri obiettivi.
L'identificazione di tali obiettivi è forse la parte più critica di tutta l’attività. Scegliere
obiettivi sbagliati ci porterà nel posto sbagliato, indipendentemente dalla
velocità con la quali ci siamo arrivati.
Inoltre, è importante che gli obiettivi siano realistici, e quindi effettivamente raggiungibili. Ad esempio, se si è una PMI locale, decidere di arrivare ad 1 milione di fan su Facebook in 3 mesi non può essere considerato un obiettivo realistico.
Oltre ad essere raggiungibili, è ancora meglio se i nostri obiettivi siano anche S.M.A.R.T.
S.M.A.R.T. è un acronimo che rappresenta le principali caratteristiche di un buon obiettivo, che dovrà quindi essere:
- Specifico, cioè che non lasci spazio ad ambiguità
- Misurabile senza equivoci, e quindi verificabile in fase di controllo
- Raggiungibile (Achievable in inglese, da cui la A dell'acronimo), per i suddetti motivi. Si consideri, inoltre, che un obiettivo non raggiungibile demotiva all'azione allo stesso modo di uno facilmente raggiungibile
-
Rilevante da un punto di vista organizzativo, cioè coerente con la
mission aziendale - Temporalmente ben definito
Sulla base degli obiettivi, si definiranno i canali social, evitando di aprirne troppi, ma focalizzandosi su quelli più rilevanti per il brand. Insieme ai giusti canali, fisseremo anche i target intermedi.
Gli obiettivi di una strategia di social media marketing
Una bella caratteristica del digital marketing è quella di essere quasi totalmente misurabile.
È pur vero che per evitare la “paralisi da analisi”, ovvero il troppo
analizzare, magari utilizzando metriche poco significative, è necessario leggere
ed analizzare i dati giusti.
In fin dei conti quello che vogliamo misurare è il ROI,
ovvero quanto possiamo ottenere in cambio dei nostri sforzi e delle risorse
impegnate.
Per alcuni, l'obiettivo da misurare può essere molto semplice, come il traffico
in entrata sul proprio sito. In questo caso, è sufficiente sfruttare Google Analytics ed il gioco è fatto. Per
altri, invece, la situazione è molto più complicata: che fare se vogliamo
misurare quanto impatta Instagram sugli ingressi in negozio? O quanto
impatta Facebook sul customer care?
Una cosa è certa: “misurare è il primo step per decidere”. Con dati
solidi si può certamente capire e migliorare; con pochi dati, le nostre
decisioni saranno basate principalmente su istinto ed intuito.
Quest'ultimo è ovviamente fondamentale, ma quando si unisce ad una solida base di analisi,
diventa un’arma potentissima.
Per quanto riguarda i tipi di dati, inoltre, ricordiamo che ne esistono sempre di due tipi: qualitativi e quantitativi. Come si accennava, cercheremo sempre di far riferimento a obiettivi misurabili, e quindi soprattutto a dati quantitativi. Nelle prossime lezioni vedremo alcuni esempi, e cercheremo di capire quali sono i dati principali da misurare, e come possano tornarci utili.