Il World Wide Web in un decennio è diventato uno dei media principali
per la diffusione dell'informazione.
Attraverso l'HTML interpretato dal nostro browser possiamo attingere ad un
infinito numero di notizie;
ma questo complesso e barocco linguaggio è irrimediabilmente inadeguato
per il piccolo schermo del nostro cellulare;
senza dimenticare la relativa lentezza del collegamento (9600 bp/s), la difficoltà di digitare informazioni,
e in non ultimo, il costo della telefonata.
L' HDML ( Handheld Device Markup Language ) è un linguaggio a marcatori che è stato
proposto al W3C.org dalle maggiori industrie del settore (Alcatel Alsthom Recherche, AT&T, GEMPLUS, Mitsubishi Electric
Corporation, Sun Microsystems Corporation e Phone.com)
e rende accessibili ipertesti a "piattaforme alternative" ai personal computer ovvero
telefoni cellulari, i PDA ( Personal Digital Assistant)
i cosiddetti palmari, e i Pager, in Italia il Teledrin.
Le informazioni viaggiano su Internet e raggiungono i gateway UP.Link costruiti dalla Phone.com
e da questi sono avviati alla altra grande rete digitale, la GSM in Europa
e la CDPD negli Stati Uniti.
Dal Tcp/Ip al WAP (Wireless Application Protocol).
Se possediamo un cellulare, o un dispositivo analogo, WAP-READY possiamo
attingere ad informazioni custodite su server legati ad Internet oppure
possiamo immettere dati come ordini commerciali, richieste di numero telefonico
etc.
Non è superfluo notare che la navigazione WAP è ben diversa dalla sontuosa
navigazione Internet alla quale siamo abituati.
I file .hdml sono sostanzialmente diversi da quelli del fratello maggiore
HTML e sono strutturati per il semplice scambio di informazioni.
Non aspettiamo, almeno per qualche tempo, siti ShockWave sul nostro cellulare.