Nel caso in cui si stia realizzando un server domestico, oppure ci siano più macchine connesse alla stessa rete locale, può tornare utile condividere in tale rete file e cartelle in modo da poter accedere a risorse fisicamente presenti su macchine diverse senza la necessità di trasferirli manualmente. Ciò è possibile grazie all'installazione di una sola applicazione: Samba.
Samba è, appunto, uno strumento per la condivisione di file (e anche stampanti) tra macchine su cui girano sistemi operativi diversi. Con Samba, ad esempio, è possibile accedere a file situati su un computer Linux (il nostro server, ad esempio) semplicemente utilizzando il classico Esplora Risorse di Windows.
Per l'installazione tramite i tradizionali repository Ubuntu, lanciamo il comando
$ sudo apt-get install samba smbfs
Insieme a questi due pacchetti verranno installate altre dipendenze e strumenti utili ad utilizzare a pieno le potenzialità offerte da Samba. Il download e l'installazione dovrebbe impiegare pochi minuti, e al termine sarà subito possibile passare alla configurazione dell'applicazione, per condividere file e cartelle e gestire i permessi di accesso.
Per l'installazione dai sorgenti il procedimento è leggermente diverso. Iniziamo con il download del pacchetto contenente l'ultima versione disponibile, attraverso il comando
$ wget http://us1.samba.org/samba/ftp/samba-latest.tar.gz
Al termine del processo di download, scompattiamo l'archivio
$ tar xvzf samba-latest.tar.gz
Verrà creata così una directory del tipo samba-X.X.X: entriamo nella sua sottocartella source con il comando
$ cd samba-X.X.X/source
e creiamo ed avviamo lo script di configurazione con i comandi
$ ./autogen.sh $ ./configure
Come visto anche nei capitoli precedenti, l'esecuzione del configure può essere personalizzata tramite il passaggio di alcuni argomenti, per abilitare o disabilitare moduli e funzionalità. Ad esempio, per abilitare il supporto al protocollo SSL, possiamo lanciare
$ ./configure --with-ssl
Un elenco dettagliato di tutti i possibili parametri accettati dallo script configure è disponibile a questo indirizzo. Al termine dell'esecuzione di tale script, diamo il via alla compilazione, che impiegherà diversi minuti
$ make
Dopo aver atteso il tempo necessario alla compilazione del codice sorgente di Samba, siamo pronti ad installare tale software lanciando il comando
$ sudo make install
Per risparmiare spazio sul disco, è possibile installare solo i file binari, evitando dunque di installare anche la documentazione di Samba: ciò è possibile utilizzando per l'installazione il comando
$ sudo make installbin
Nel caso in cui volessimo installare in un secondo momento la documentazione, sarà possibile ottenerla utilizzando il comando
$ sudo make installman
Nel prossimo capitolo vedremo com'è strutturato il file di configurazione di Samba e come è possibile aggiungere nuove cartelle da condividere con gli altri utenti.