Dopo aver visto come impiegare Photoshop per ruotare e riflettere l'immagine, è il turno di nuove trasformazioni di base. Ogni livello, infatti, può essere ridimensionato, scalato, distorto, reso in prospettiva e molto altro ancora. Si tratta di operazioni normalmente molto comuni, da applicare all'intero quadro, al singolo livello oppure a porzioni di esso, anche se alcune feature rischiano di essere superate da innovazioni software ben più recenti.
Per questa lezione, si è fatto ricorso a Photoshop CC 2015 ma, fatta eccezione per qualche lieve modifica, le istruzioni rimangono valide anche per le versioni antecedenti del software.
Ridimensionare un'immagine
Può capitare che un'immagine in proprio possesso non risulti delle dimensioni in pixel, o in centimetri e pollici secondo le proprie preferenze, rispetto a quanto desiderato. Riportare il rapporto di altezza e larghezza ai valori richiesti è molto semplice, grazie alla voce Dimensione Immagine disponibile nel menu omonimo Immagine. Il percorso è mostrato in Figura 1.
Selezionata la funzione, si aprirà una finestra di dialogo a schermo, dove impostare le proprie opzioni preferite. Innanzitutto, si deve indicare la dimensione di larghezza e altezza desiderata, scegliendo quindi dall'apposito menu a tendina l'unità di misura, ad esempio in pixel oppure in pollici. Qualora i due valori siano concatenati, ovvero l'icona a catena della sinistra sia attiva, la crescita o la diminuzione degli stessi sarà proporzionale alle proporzioni originali dello scatto. In questo modo, non solo inserendo uno dei due valori verrà calcolato automaticamente l'altro, ma si eviteranno antiestetiche distorsioni. In caso si volessero comunque specificare dei valori diversi, basterà slegare i due campi cliccando sempre sulla medesima icona.
Dopodiché verrà chiesta la risoluzione globale dello scatto, ovvero quanti punti dovranno essere presenti per ogni pollice. Più alto è il valore dei PPI, maggiore è la qualità dell'immagine: tipicamente si sceglie 72 per gli schermi a bassa risoluzione, mentre 300 per la stampa o i display di ultima generazione, come quelli dei dispositivi mobile. Infine, si potrà optare per un ricampionamento, un'opzione utile per ottenere immagini di buona qualità in caso di ingrandimenti o riduzioni rispetto all'originale. Scegliendo Mantieni Dettagli, ad esempio, si ridurrà l'effetto sgranato di uno scatto piccolo portato a dimensioni importanti, seppur senza miracoli di sorta. Bicubica più Nitida, invece, permette di esaltare i dettagli sui piccoli formati.
Trasformazioni libere
Photoshop permette non solo di ridimensionare le immagini, mantenendone o meno le proporzioni, ma anche di applicare alcune trasformazioni libere, ovvero tracciate dallo stesso utente. Facendo riferimento sempre alle funzioni di base, alcune delle quali superate da strumenti più avanzati, la voce di riferimento è l'omonima Trasforma, disponibile nel menu Modifica, così come mostrato in Figura 3.
Una delle opzioni più utilizzate è Scala, pensata per ridimensionare o ingrandire l'immagine, agendo sull'intero livello o una porzione di esso. A differenza dello strumento visto nel paragrafo differente, la funzione non modifica anche il quadro, quindi l'azione sull'immagine può comportare lo svelamento dello sfondo o del livello sottostante. Inoltre, essendo un'operazione manuale, le proporzioni finali potrebbero non essere corrette, per uno scatto distorto. Per attuare la trasformazione, è sufficiente trascinare le maniglie agli angoli del livello, come in Figura 4.
Naturalmente, il comando vale anche su una porzione sola del livello, dopo averlo selezionato, così come evidente in Figura 5.
L'opzione Inclina, così come suggerisce il nome, permette di inclinare il livello a destra o a sinistra, abbozzando anche un effetto prospettico. Anche in questo caso si agisce sempre sulle apposite maniglie e, non ultimo, non si modifica il quadro: il livello sottostante potrebbe rendersi visibile. Un esempio è riportato in Figura 6.
Con Distorci, invece, è possibile trasformare il livello non solo agendo sugli angoli, ma anche sull'inclinazione dello stesso, come una sorta di strumento cumulativo dei due poc'anzi visti. Un esempio è riportato in Figura 7.
L'opzione Prospettiva, sempre come da nome, permette invece di realizzare semplici effetti prospettici, dove gli elementi vengono allineati rispetto a un punto di fuga solitamente centrale. Anche in questo caso, si agisce sempre sulle apposite maniglie, così come mostrato in Figura 8.
Altera, infine, permette di modificare completamente la forma del livello scelto, non solo ingrandendolo o riducendolo, ma anche arrotondandone o deformandone alcune porzioni. Per farlo, è sufficiente trascinare le maniglie: all'apparizione degli appositi regolatori di curvatura, identificati da due rette unite da punti alle estremità degli angoli, si potrà nuovamente trascinare questi elementi per regolare la rotondità. Un esempio è riportato in Figura 9.