Il report "contenuti principali" consente di sapere quali siano le pagine più viste. Tra le dimensioni che troviamo nel riepilogo sono presenti i valori "pagine visualizzate" e "pagine visualizzate uniche". La differenza è che Analytics conteggia, separatamente, il numero di volte che è stata visualizzata da un navigatore e il numero di pagine uniche che questo visitatore ha visto durante la sua sessione di navigazione, quindi escludendo i refresh della stessa pagina e le pagine viste due o più volte. Se ad esempio un visitatore si muove così:
index -> chi siamo -> index -> contatti -> contatti (refresh) -> index -> fine navigazione
le pagine visualizzate sono sei, le pagine visualizzate uniche sono tre (index, chi siamo e contatti). La sola pagina contatti avrà due pagine visualizzate, ma una sola pagina visualizzata unica.
Altro elemento da tenere in considerazione, nella riga del riepilogo, è il tempo medio: a differenza della bacheca, e della sezione dei visitatori, qui il tempo mostrato è il tempo medio per pagina, non il tempo medio di visita. Se un visitatore sta sei secondi su una pagina, e dieci minuti su un'altra (ed escludendo sempre l'ultima pagina della visita, il cui tempo non può essere calcolato né singolarmente né nel totale), il tempo totale della visita è 10 minuti e 6 secondi, il tempo sulle due pagine è rispettivamente di 6 secondi e di 10 minuti ma il tempo medio per pagina è 5 minuti e 3 secondi. Il dato mostrato nel riepilogo in alto, inoltre, è la media dei tempi per ogni pagina, che viene mostrato, invece, per ogni riga del report.
La frequenza di rimbalzo è un dato da leggere separatamente dalle pagine visualizzate: la frequenza di rimbalzo è il numero di volte in cui una pagina è stata visitata, diviso il numero di volte che, la stessa pagina, ha rappresentato la pagina di ingresso. Per cui: una pagina può essere stata vista centomila volte, e avere una frequenza di rimbalzo del 100%, ma ciò non significa che essa sia stata per centomila volte un bounce. Significa, però, che il 100% delle visite, che approdano direttamente su quella pagina (mettiamo il caso di 2 su 2), poi non proseguono la visita. Il dato sui bounce rate, di una pagina, va quindi messo in relazione con il dato sulla percentuale di uscite, che è un dato in grado di dire se una pagina determina una "emorragia" di visitatori dal sito.
Cliccando uno qualsiasi degli URL di questo report si viene portati in una pagina di dettaglio che contiene le stesse informazioni del pannello precedente, ma include il menu a tendina "dimensione", il quale ci permette di segmentare i soli dati, relativi all'URL richiesto, con una serie di altre informazioni presenti nel database di Google Analytics. È possibile, per esempio, conoscere la lingua dei browser dei soli utenti che hanno visualizzato un certo URL e, poiché viene introdotto un fattore "per utente", saranno di nuovo disponibili i tab "conversione obiettivo" ed "e-commerce".
Il report "contenuti per titolo" è assolutamente analogo al precedente, ma le pagine vengono mostrate raggruppate in base all'attributo <title>
, che viene raccolto e inviato dal codice di monitoraggio di Google Analytics. Tramite questo report è facile risalire a una specifica pagina se gli URL del sito non sono particolarmente esplicativi. Il rovescio della medaglia è che se il sito presenta più pagine, con lo stesso title, esse saranno indistinguibili all'interno di questo report.
C'è un'altra cosa da tenere a mente e riguarda la funzione trackPageview()
: quando si clicca su un documento scaricabile e viene invocata la funzione per tracciare il download, viene generata una pagina virtuale con URL scelto da noi e passato come parametro alla funzione, ma con title uguale a quello della pagina ove la funzione viene invocata. Per cui il report "contenuti per titolo" può presentare numeri molto diversi da "contenuti principali".