Studiare le fonti di traffico, in modo approfondito, oltre a far capire da dove, chi e perché è entrato nel sito, ha lo scopo di suggerire azioni da intraprendere nel futuro; ad esempio si potrebbe scoprire che una vecchia campagna dell'anno scorso porta più visitatori dell'ultima realizzata, capirne il perché e provare a correggere la successiva. Oppure che un certo referrer porta proporzionalmente più conversioni di tutti gli altri, e quindi cercare di instaurare un business con il sito in questione per sviluppare ulteriormente questo canale.
Il pannello introduttivo, delle sorgenti di traffico, serve a darci il polso della situazione, prima di approfondire le analisi, e contiene riassunti e link a tutti gli altri report disponibili nella sezione. Il grafico, che sovrasta il pannello principale, è impostato per definizione sulle visite, analogamente alla bacheca, e successivamente troviamo la ripartizione percentuale delle visite per provenienza:
- traffico diretto: visitatori provenienti da link non riconducibili a nessun dominio;
- siti di provenienza: link su altri domini;
- motori di ricerca: visite provenienti da pagine dei risultati di motori di ricerca, per risultati organici o sponsorizzati.
Il grafico a torta relativo, tuttavia, può contenere una quarta voce ("altro") e include sostanzialmente le campagne di promozione che abbiamo dotato di specifici tag e le visite che per problemi tecnici non è stato possibile attribuire a una delle tre categorie nominate in precedenza.
Scendendo ancora si trovano i primi cinque record del report "tutte le fonti di traffico" e le prime cinque parole chiave dell'omonimo rapporto, con link ai report stessi e al dettaglio dei record mostrati. Essendo dati riassuntivi, il dettaglio riportato è minore ed è possibile conoscere soltanto il numero di visite e la percentuale di esse sul totale del sito.
Vale la pena di fare ora una piccola parentesi e spiegare un concetto che tornerà utile nelle valutazioni dei report successivi: la fonte di traffico è un dato che Google Analytics scrive nei cookie del browser dell'utente e che viene inviato ogni volta che il codice javascript viene eseguito. È fondamentale comprendere quando questo valore viene modificato nel cookie, perché è in base a quel che c'è scritto nel cookie che viene attribuita una eventuale conversione.
Le regole dicono che le visite provenienti da campagne, organico, referrer e AdWords aggiornano sempre il cookie, e che il traffico diretto ha la minore precedenza tra tutti. In pratica, se un visitatore arriva da un motore tramite una ricerca, nel cookie ci sarà scritto "organico|keyword", se poi torna digitando direttamente l'indirizzo e fa una visita diretta nel cookie ci sarà sempre scritto "organico|keyword". Idem per quel che concerne il rapporto campagne / traffico diretto e siti di provenienza / traffico diretto. Se un visitatore proviene da una campagna il cookie viene sempre aggiornato, qualsiasi cosa vi sia scritta dentro.