A questo punto l'installazione chiederà le preferenze circa il Boot loader da installare. Il Boot loader è semplicemente un programma che gestisce l'avvio del sistema operativo e che si occupa quindi di richiedere il caricamento del kernel.
In generale, per chi non avesse preferenze specifiche, una buona soluzione è quella di lasciare queste impostazioni così come sono di default. In questo modo sul nostro computer verrà installato Grub (il Boot loader di Linux) e verrà selezionato Linux come sistema operativo da avviare. L'unica modifica che eventualmente possiamo effettuare velocemente è quella relativa al sistema da avviare automaticamente dopo alcuni secondi nel caso in cui l'utente non compia altre operazioni.
Questo si ottiene spuntando il checkbox della colonna Predefinito accanto al sistema operativo che si desidera. Se ad esempio abbiamo installato sia Windows sia Fedora sul nostro computer e utilizziamo prevalentemente Windows è opportuno spuntare la riga Windows (o Other come solitamente viene impostata la partizione Windows da Grub).
Si può scegliere il sistema operativo predefinito sia al momento dell'installazione sia in un momento successivo. Nel caso questa scelta fosse posticipata ricordiamo che si può modificare il sistema predefinito di avvio attraverso due sistemi:
- Utilizzare un programmino tra quelli forniti da Fedora, chiamato
system-config-boot
. È semplicissimo da utilizzare e permette la sola configurazione del sistema operativo da lanciare e il numero di secondi che il boot loader attende prima di lanciarlo. - Editare il file
/boot/grub/grub.conf
e sostituire il valoredefault=0
con il valoredefault=1
.
La successiva finestra è quella della configurazione della scheda di rete. Le soluzioni che possiamo scegliere sono due. La prima è la più semplice: attraverso un segno di spunta è possibile decidere se il sistema operativo attiverà la scheda di rete all'avvio o no. La seconda invece è leggermente più complessa ed è necessario conoscere l'infrastruttura di rete attraverso la quale ci colleghiamo ad Internet. Selezionando Automaticamente tramite DHCP la nostra scheda di rete verrà configurata automaticamente dal server attraverso un apposito protocollo. Possiamo dire che questa è l'impostazione da lasciare come default.
Se invece siamo all'interno di una rete aziendale oppure siamo collegati ad un router che non fornisce l'indirizzo in automatico è necessario fornire le impostazioni manuali alla scheda di rete. Brevemente, oltre al nome indirizzo del nodo (di default localhost.localdomain
) si può configurare il Gateway che dobbiamo contattare per accedere alla rete e i server DNS. Successivamente sarà possibile configurare anche la Subnet mask.
Terminata la configurazione della scheda di rete, e superata la scelta del giusto fuso orario del nostro sistema operativo, una schermata chiede l'inserimento della password di root del sistema. L'utente root è quel particolare utente che possiede tutti i privilegi di amministrazione del sistema ed è pertanto in grado di compiere qualsiasi operazione sui file, programmi, kernel e così via. È importante, quindi, utilizzare per questo utente una password complessa ed avere cura che la password non venga diffusa, se non a persone che ne necessitano in modo reale.