Nella scorsa lezione abbiamo visto la costruzione di una presentazione con animazioni, ora analizziamo la manipolazione del tempo.
Non tutte le funzionalità di manipolazione del tempo sono supportate in modo corretto dai lettori SMIL attualmente disponibili, pertanto, il codice qui descritto potrebbe non portare ai risultati sperati.
Gli attributi che entrano in gioco nella manipolazione del tempo sono: accelerate, decelerate, autoReverse, speed. I primi due servono per creare effetti di accelerazione e decelerazione, per esempio, se su di un’animazione della durata di dieci secondi volessimo applicare un effetto di accelerazione nei primi tre secondi, dovremmo scrivere il seguente codice:
<animate dur="10" accelerate="0.3"/>
Da notare che gli attributi accelerate e decelerate rappresentano la durata dell’effetto, proporzionalmente alla durata dell’elemento a cui si applicano, quindi hanno valori compresi tra zero ed uno. Per applicare sia un effetto di accelerazione che di decelerazione basta specificare entrambi gli attributi:
<animate dur="10" accelerate="0.3" decelerate="0.3"/>
La durata complessiva di un elemento a cui si applichino effetti di accelerazione o decelerazione non cambia, questo vuol dire che la velocità di riproduzione “a regime”, sarà più elevata rispetto a quella normale, al fine di compensare i tempi dilatati degli effetti.
L’attributo autoReverse serve per riprodurre un elemento due volte consecutive: la prima nel normale senso di riproduzione, la seconda a ritroso. Ecco un esempio:
<animate dur="10" autoReverse="true"/>
Infine l’attributo speed specifica la velocità di riproduzione di un particolare elemento, similmente agli attributi “accelerate” e “decelerate”, è un valore proporzionale alla normale velocità di riproduzione. Per esempio, se volessimo che un video venisse riprodotto al doppio della propria velocità dovremmo scrivere quanto segue:
<video src="media/video.mpeg" speed="2"/>
Tutti gli attributi visti in questa lezione possono essere applicati a qualsiasi elemento inserito nella presentazione, tuttavia i lettori attualmente disponibili lasciano a desiderare.
In questa lezione abbiamo analizzato le funzionalità di manipolazione del tempo, nella prossima lezione vedremo un esempio concreto.