Dopo il semplice esempio della scorsa lezione analizziamo alcune questioni più tecniche, al fine di comprendere alcune notevoli potenzialità di SMIL.
La Recommendation di SMIL 2.0 (il documento ufficiale dove SMIL 2.0 viene definito), suddivide le varie funzionalità di SMIL in moduli indipendenti, per esempio tutte le funzionalità relative al tempo ed alla sincronizzazione sono contenute nei moduli definiti nel capitolo “Timing and Synchronization” della Recommendation, mentre le funzionalità relative agli effetti di transizione sono contenute nei moduli definiti nel capitolo “Transition Effects”.
Dopo aver specificato separatamente i vari moduli, la Reccomendation definisce i profili: ogni profilo SMIL è un linguaggio vero e proprio costituito dalla fusione di alcuni dei moduli.
Questo approccio consente di definire svariati linguaggi SMIL, ciascuno adattato alle specifiche esigenze di un particolare gruppo di applicazioni; inoltre è possibile inserire singoli moduli di SMIL in altri linguaggi basati su XML. Ecco alcuni esempi di profili:
- SMIL 2.0 Language Profile – profilo comprendente tutti i moduli della Reccomendation;
- SMIL 2.0 Basic Profile – profilo comprendente le funzionalità minime, utilizzato per dispositivi con prestazioni molto limitate;
- XHTML+SMIL Profile – profilo utilizzato per integrare alcune funzionalità di SMIL (tempo, animazione, ecc.) nelle pagine web;
- 3GPP SMIL Language Profile – profilo comprendente un insieme limitato di funzionalità di SMIL, progettato per gli MMS;
- SMIL 2.1 Mobile Profile - profilo comprendente un insieme limitato di funzionalità, adatto ai dispositivi mobili;
- SMIL 2.1 Extended Mobile Profile - profilo comprendente un insieme limitato di funzionalità, adatto ai dispositivi mobili.
Nelle prossime lezioni analizzeremo le maggiori funzionalità relative al profilo “SMIL 2.0 Language Profile” (chiamato d’ora in avanti “SMIL Language”), successivamente ci soffermeremo, più brevemente, su altri profili.