Siamo oramai giunti alla parte interessante di questo corso! Il sistema è installato ed avete le nozioni di base, quindi non ci resta che iniziare a colloquiare con il sistema!
Il primo passo che un utente deve compiere dopo il boot del sistema è il login, cosa che chi utilizza windows NT conoscerà ma alla quale gli utenti windows 9x sono estranei. Questo perchè Linux, a differenza dei vari windows 9x è un sistema multiutente: anche windows 9x, da un certo punto di vista, è multiutente, visto che è possibile creare due o più "utenti" nello stesso sistema ognuno dei quali con le proprie impostazioni e propri file (sebbene non esista il concetto di ownership dei file): il fatto è che la multiutenza di windows 9x è detta "multiutenza seriale", mentre linux è un sistema a multiutenza parallela. Cosa significano queste due (apparentemente asurde) definizioni? Nella multiutenza seriale, possono esistere più utenti che possono però lavorare solamente uno alla volta sulla macchina: se ad esempio l'utente "pippo" sta utilizzando la macchina, l'utente "pluto" dovrà aspettare che il primo si disconnetta per poter lavorare (il famigerato "Disconnetti Utente" del menu di avvio). Nella multiutenza parallela, invece, due o più utenti possono lavorare in simultanea sulla stessa macchina senza che il lavoro dell'uno sia bloccato o intralciato dal lavoro dell'altro. Addirittura, i due utenti si potranno anche parlare l'uno con l'altro, ma vedremo più avanti questi giochetti!
Tutta questa prefazione per introdurre un programma che vedremo ogni qualvolta avvieremo il sistema: login.
Login altro non è che un programma che ci presenta una richiesta di username e password per poterci dare l'autorizzazione a lavorare sulla macchina: una volta che avremo digitato una coppia username-password corretta, potemo iniziare il nostro colloquio con il sistema o, in caso opposto, non potremo fare alcunchè (ecco perchè non si dovrebbero mai dimenticare le password!).
Il login avviene solitamente in due modi: testuale (in console) o grafico (sotto X). Il primo è il più classico ed in stile unix, mentre il secondo è più "evoluto" e ci permette di lavorare direttamente nell'ambiente grafico, grazie a programmi come xdm, gdm, wdm, qdm e simili. Un consiglio spassionato è comunque quello di evitare la seconda opzione, visto che sarebbe meglio iniziare a conoscere Linux a partire dalla console per poi spostarsi all'ambiente grafico (come faremo in queste pagine): iniziare a lavorare direttamente in grafica può da un lato essere comodo, ma dall'altro può non farvi comprendere appieno sia le potenzilità di questo sistema sia i suoi fondamenti: forse all'inizio vi sembrerà impossibile lavorare in una console a caratteri, ma vedrete che con il tempo non ne potrete più fare a meno!
Tornando al login (testuale, mi raccomando!), siamo rimasti alla richiesta di uno username: digitate il nome dell'utente che l'installazione vi ha chiesto di creare (sperando che l'abbiate fatto, visto che utilizzare l'account di root può essere molto pericoloso, soprattutto quando non si conosce bene il sistema, e ancora di più quando lo si conosca, dicono alcuni!), dopodichè inserite la password: se non avete fatto errori, vi vedrete catapultati nella vostra home directory [1] con il prompt pronto ad eseguire ogni vostro ordine, buono o cattivo che sia! A questo punto, il programma di login fa la sua uscita di scena dalla console sulla quale stiamo lavorando (ma non dalle altre: provate a digitare Alt+FX dove alla X potete sostituire un numero normalmente da uno a sei, e vedrete altre console pronte a dare accesso ad altri utenti, o un ulteriore accesso a voi stessi) ed entra in gioco la shell. La shell altro non è che il ponte che unisce voi al sistema: tramite essa potrete impartire comandi e vederne l'output; senza una shell il sistema sarebbe lo stesso "vitale" ma voi avreste qualche problema in più a comandarlo! Le shell nel mondo unix sono moltissime (le trovate elencate nel file /etc/shells), sebbene la più utilizzata (e comoda, IMHO!) sia la bash: per vedere qual'è la shell che state utilizzando digitate
echo $SHELL
e leggete l'output. Ogni utente del sistema, inoltre, può scegliere la propria shell, specificata nel file /etc/passwd con il comando "chsh", sebbene durante la creazione degli stessi ne venga assegnata una di default, specificata nel file /etc/adduser.conf. Per il momento, se l'utente che state utilizzando utilizza una shell differente dalla bash, digitate il comando
chsh -s /bin/bash
e state sicuri che molto difficilmente la cambierete in futuro!
A questo punto, la shell ci unisce al sistema, che è pronto a processare ogni nostro comando: ma non abbiamo ancora visto quali siano i comandi principali di sistema e non sappiamo come dargli ordini! Personalmente, dopo il mio primo login ho battuto "help" per vedere di cavarne (inutilmente!!) qualche informazione: ho quindi spento tutto e sono andato a leggermi un po' di documentazione!
Nei prossimi capitoli vedremo infatti quali siano i comandi principali del sistema.
Note:
[1]: potete verificarlo con il comando "pwd" che, nel mio caso, restituisce "/home/edo".