Per progettare un sito usabile la prima cosa da fare è non cadere in quelli che sono tra gli errori più comuni nella costruzione di pagine: errori "estetici", di navigazione e di "ergonomia".
Progettare senza stile
È ormai difficile incappare in gravi errori di stile perché l'evoluzione media del buon gusto nel web ha fatto sparire la maggior parte dei siti aziendali progettati come le home page di Geocities. Ma ripetere l'ovvio non fa mai male, ed è il caso di ricordare che questi elementi di cattivo gusto sarebbero da evitare anche nelle home pages personali.
Gif animate
Quando in una home page tutto si muove e lampeggia, l'effetto finale risulta veramente fastidioso. tra gli estremisti dell'usabilità c'è chi sostiene addirittura che tutte le animazioni vengono scartate automaticamente dal campo di attenzione dei visitatori perché da sempre portatrici di inutili messaggi pubblicitari. In ogni caso il danno alla credibilità diventa incalcolabile con il piazzamento di animazioni gratuite prese in qua e là sulla rete. tra le nefandezze più diffuse le animazioni dei lavori in corso e le caselle di posta animate.
Background
Gli sfondi psichedelici e ripetuti sono uno degli errori più antichi del web. Eppure c'erano tempi in cui qualcuno osava mettere del testo blu sullo sfondo elettrico, con un effetto devastante per i muscoli della retina e per la leggibilità del testo (testo che il più delle volte in effetti era di scarsissimo interesse). Eppure ancora c'è qualcuno che indulge sugli sfondi ripetuti. Annoiano, e regalano sempre quell'aura di impaginatori alle prime armi.
Bottoni
Bottoni di tutti i colori, con effetti che variano dal bevel and emboss ai lighting effects. I filtri di Photshop portati al massimo utilizzo hanno provocato le più comuni cadute di buon gusto. Così, per sembrare dei perfetti dilettanti allo sbaraglio basta solo utilizzare alcuni dei più comuni "free buttons". (Tutti di forme e colori diversi, per ottenere il peggiore dei risultati).
Musica
I file midi sono l'ideale per infastidire il navigatore, che magari, reduce dall'ascolto del suo heavy metal preferito ha ancora le casse al massimo e inonda la stanza con la versione "carion" di "Mission Impossible". Non solo sono di pessimo gusto, ma risultano fisicamente fastidiosi all'orecchio umano per via di quella monotonia sonora che li contraddistingue. La sensazione che se ne ricava è paragonabile a quella provocata dalle suonerie dei telefonini.