I metadati e i vocabolari controllati
Quando analizziamo i termini cercati dagli utenti nel motore di ricerca ci accorgiamo che solo una minoranza utilizza parole chiave che definiscono in maniera univoca concetti o argomenti. Questo perché le parole non sono numeri, hanno aloni e somiglianze.
Un buon sistema di ricerca restituisce anche le informazioni che soddisfano i sinonimi della parola cercata. Come è possibile? Attraverso abbinamenti e definizioni stabilite a priori in un Thesaurus. La ricerca diventa così esplorativa; l'utente si muove tra termini diversi dalla parola cercata ma legati ad essa da rapporti di contiguità.
Presentazione dei risultati: il sorting
Il motore di ricerca, costruito con i criteri finora elencati, deve proporre i risultati mettendo in evidenza un ordine di importanza.
Il primo criterio è quello della rilevanza dei campi: prima la pagina in cui la parola chiave è contenuta nel titolo, poi quelle in cui è contenuta nel corpo del testo. Un secondo criterio è quello dei sinonimi: se la pagina contiene due o più termini associati per significato nel thesaurus, allora il grado di pertinenza del risultato è rafforzato.
In ogni caso, un buon sistema di risposta non deve neanche porsi come definitivo. E' importante consentire la possibilità di raffinare la ricerca. Se un utente si accorge che la risposta a quello che stava cercando contiene troppi termini, la possibilità di restringere l'indagine entro i risultati già ottenuti lo aiuterà a chiarirsi meglio le idee.