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Modi di creare le Sequenze

Analizziamo i componenti di un sequence diagram
Analizziamo i componenti di un sequence diagram
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In maniera uguale agli use case diagrams in cui è possibile mostrare o un'istanza (uno scenario) singola di uno use case o, più genericamente, un insieme degli scenari di un use case, così i sequence diagrams possono essere definiti su una singola istanza oppure definire un modello più generico.

I sequence diagrams generici forniscono spesso la possibilità di rappresentare delle istruzioni condizionali (if) e dei cicli while in cui ogni condizione descritta da un if (oppure da un while) viene racchiusa tra parentesi quadrate (nel caso del while la parentesi quadrata sinistra viene preceduta da un asterisco). Si veda l'esempio più avanti per maggiore chiarezza.

Esiste la possibilità, in un sequence diagram, di creare un oggetto. Quando ciò avviene, l'oggetto creato viene rappresentato nel modo visto finora e cioè con un rettangolo all'interno del quale viene descritto il nome dell'oggetto.
La differenza, in questo caso, consiste nel fatto che l'oggetto non viene posizionato alla sommità del sequence diagram come si farebbe con gli altri oggetti ma, piuttosto, lungo la dimensione verticale che indica il tempo in cui tale oggetto viene creato.

Può accadere, qualche volta, che un oggetto esegua un'operazione che invochi lo stesso oggetto che l'ha provocata. In tal caso si parla di ricorsione. Ad esempio, si supponga che uno degli oggetti del sistema sia un calcolatore e che una delle sue operazioni sia il calcolo degli interessi. Al fine di permettere il calcolo per un lasso di tempo che racchiuda parecchi periodi, l'operazione per calcolare gli interessi deve invocare se stessa diverse volte. Il sequence diagram nella figura sottostante, mostra tale caso:

figura

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