La Programmazione ad Oggetti rappresenta, senza dubbio, il modello di programmazione più diffuso ed utilizzato degli ultimi dieci anni.
Le vecchie metodologie come la programmazione strutturata e procedurale, in auge negli anni settanta, sono state lentamente ma inesorabilmente superate a causa degli innumerevoli vantaggi che sono derivati dall'utilizzo del nuovo paradigma di sviluppo.
Storia della programmazione ad oggetti
Un esempio, ben noto a tanti programmatori, è rappresentato dalla profonda trasformazione che ha subito il Visual Basic nell'ultima versione rilasciata dalla Microsoft (Visual Basic .NET) che lo vede finalmente catalogato come un linguaggio ad Oggetti a tutti gli effetti.
Eppure, contrariamente a quanto si possa pensare, le origini della Programmazione ad Oggetti sono abbastanza remote: i primi linguaggi "ad oggetti" furono il SIMULA I e il SIMULA 67, sviluppati da Ole-Johan Dahl e Kristen Nygaard nei primi anni '60 presso il Norwegian Computing Center.
Entrambi questi linguaggi adottavano già parecchie delle peculiarità che sono oggi tra i capisaldi della programmazione ad oggetti, come ad esempio le classi, le sottoclassi e le funzioni virtuali ma, a dispetto dell'importanza storica, tali linguaggi non riscossero particolare successo.
Negli anni '70 fu introdotto il linguaggio SmallTalk, coinsiderato da molti il primo vero linguaggio ad oggetti "puro". Lo SmallTalk fu sviluppato in due periodi successivi: inizialmente da Alan Kay, ricercatore dell'università dello Utah e successivamente fu ripreso da Adele Goldberg e Daniel Ingalls, entrambi ricercatori allo Xerox Park di Palo Alto, in California.
Ma, ancora una volta, il grande successo tardò ad arrivare. Probabilmente, la ragione di ciò era da ricercare nel fatto che questo linguaggio (come il Simula) era considerato, per lo più, uno strumento destinato alla ricerca e allo studio più che allo sviluppo.
A questo si aggiunga che negli anni '70 il linguaggio C riscuoteva enorme successo grazie alle sue potenzialità e, soprattutto, al fatto che il famoso sistema operativo Unix (ancora oggi fortemente usato) fosse stato scritto utilizzando proprio tale linguaggio.
Fu, insomma, necessario attendere gli anni '80 con l'avvento del linguaggio ADA per assistere alla definitiva consacrazione della programmazione ad oggetti come modello da utilizzare. Probabilmente la vera svolta fu rappresentata dall'avvento del C++, creato da Bjarne Stroustrup.
Tra i più noti linguaggi di programmazione ad oggetti, citiamo il C++, Java, Delphi, C# e, come detto, il Visual Basic .NET.