Conoscere e comprendere i destinatari della comunicazione è il primo passaggio necessario per aspirare alla pubblicazione di servizi davvero utili e facili da utilizzare. Per questa ragione la prima domanda che è necessario porsi concerne il profilo dei potenziali utenti a cui si intende chiedere di visitare il sito.
Le metodologie utili a tale scopo sono molte e differenti per qualità e quantità delle informazioni ottenibili. Una rassegna particolareggiata di tali tecniche di ricerca sarebbe non pertinente e meriterebbe molto spazio. I metodi che possono essere adottati vanno dalla semplice analisi del contenuto, che consiste nell'esaminare siti paragonabili a quello che si intende realizzare per dedurre i profili di utente a cui essi si rivolgono, all'uso di questionari e interviste libere fino all'allestimento di sessioni osservazione e di focus group con i presunti utenti finali.
Lo scopo di questo momento è l'individuazione del maggior numero caratteristiche dei potenziali utilizzatori del servizio che si vuole proporre. Il momento dell'analisi e della ricerca sugli utenti è imprescindibile se si desidera raggiungere i propri obiettivi comunicativi: maggiore sarà la quantità e - soprattutto - la qualità delle informazioni raccolte, maggiori saranno le probabilità di soddisfare la più ampia platea degli utilizzatori futuri.
È tuttavia evidente che spesso non si ha né il tempo né le risorse economiche né le competenze per condurre attività di analisi sugli utenti. Una regola di buon senso, ad ogni buon conto, afferma che per quanto poche siano le informazioni raccolte, queste saranno sicuramente più utili del fatto di procedere alla cieca, sperando che il nostro intuito sia sufficiente. Per questa ragione desideriamo riflettere, più in generale, sulla figura dell'utente di siti web per dispositivi mobili allo scopo di stilare una serie di caratteristiche fondamentali che possano guidare la progettazione e lo sviluppo di contenuti e servizi di questo tipo.
Il modello di fruizione del mobile web
Il primo concetto su cui vorremmo soffermare l'attenzione è quello di modello di fruizione .
Spesso siamo a tal punto abituati a concepire l'accesso all'informazione digitale come un processo mediato esclusivamente da un PC desktop per trasferire anche ad altri canali di diffusione dei contenuti i medesimi paradigmi di fruizione e di interazione. Ma il modello di fruizione relativo a un dispositivo mobile è diverso sotto molti punti di vista. La prima parte della nostra guida ha avuto per oggetto la descrizione delle caratteristiche tecniche e fisiche di questo genere di dispositivi. Esse portano con sé inedite opportunità di accesso all'informazione.
Le differenze, come abbiamo cercato di esporre in questa guida, non si fermano infatti né alla dimensione tecnica (minori capacità di elaborazione, memoria e visualizzazione) né a quella logica (sistemi operativi, browser, icone, simboli e metafore diverse) né a quella operativa (sistemi di input). A queste si devono aggiungere le diverse condizioni di fruizione che tali dispositivi richiedono. L'accesso all'informazione diventa:
- Ravvicinato : la distanza dal display è pochi centimetri anziché di alcune decine;
- Individuale , mentre di fronte a uno schermo di PC possono sedere anche più persone);
- Seriale : su pochi browser per device mobili è possibile aprire più di una finestra di navigazione alla volta e - quando è possibile - l'apertura di altri programmi, come l'agenda, causano un radicale spostamento del focus;
- Outdoor : i dispositivi mobili consentono un uso non relegato tra le mura di casa o dell'ufficio, quindi anche in contesti rumorosi e contraddistinti da un illuminazione naturale (quindi ridotta o eccessiva);
- Immersa e condizionata dal contesto : molto spesso il mobile web viene sfruttato per accedere ad informazioni utili per portare a termine azioni della propria vita quotidiana, come organizzare spostamenti, consultare elenchi e directory di risorse ecc.
Differenze così nette portano a concludere che al cambiamento del device corrisponde una sorta di cambiamento dell'utente. Uno stesso individuo seguirà logiche di interazione, avrà differenti obiettivi e differenti richieste in termini di qualità e di quantità dell'informazione se accede al web da un dispositivo mobile anziché dal PC di casa, anche se il sito consultato è il medesimo. Variando il modello dell'utente cambiano anche i requisiti progettuali dello spazio informativo. Tale ridefinizione influenza aspetti del sito come la sua architettura dell'informazione, la strutturazione dei contenuti e lo stile espositivo, le azioni consentite e i task supportati.
Obiettivi e strategie di ricerca
Oltre al modello di fruizione, il cambiamento più radicale riguarda il comportamento dell'utente nello spazio dell'informazione. Chi accede al web da un dispositivo mobile assume una strategia di ricerca dell'informazione più mirata rispetto alla navigazione consueta. Una simile differenza è strettamente connessa al mutamento del modello di fruizione descritto nella precedente lezione.
Tipicamente la ricerca di informazione sul web avviene secondo tre strategie fondamentali:
- ricerca esaustiva : è il comportamento che adotta colui che è in cerca del maggior numero di nozioni possibili circa un determinato argomento, del quale si sa poco o nulla; l'utente si aspetta un gran numero di risultati ed è disposto a spendere tempo per leggere, esaminare e confrontare i contenuti ottenuti; la precisione della ricerca (ossia la pertinenza dei risultati), in questo caso, ha minore priorità: la si può sacrificare in cambio di un quadro il più possibile completo.
- ricerca esplorativa : è la strategia adottata da chi possiede già una base di conoscenze su un dato argomento e intende utilizzare il tempo a disposizione per ottenere informazioni più precise e approfondite; l'utente, in questo caso, non desidera essere sommerso dai risultati ma preferisce ottenere un gruppo di risorse abbastanza pertinenti al focus della ricerca;
- ricerca dell'oggetto conosciuto : il terzo approccio è invece tipico di chi già ha ben chiaro quale e quanta informazione necessità, come per esempio la ricerca di un numero di telefono, di un indirizzo o di qualsiasi altra risposta ad una domanda mirata; in questo caso l'utente si attende di trovare pochissimi risultati pertinenti, se non addirittura uno solo.
Quest'ultimo comportamento (la ricerca dell'oggetto conosciuto) sembra quello di maggior successo nella comunicazione mobile. Le ragioni risiedono nel fatto che spesso i fruitori hanno necessità di informazioni collegate al contesto in cui si trovano o alle azioni che stanno eseguendo. La consultazione del mobile web si interpone ad altre attività ed assume le forme della ricerca di assistenza, di supporto organizzativo o di parentesi ricreativa. Oppure si configura come proseguimento sul campo dell'esperienza domestica. La ricerca di informazione mediante dispositivo mobile è mirata al recupero di un informazione molto precisa e, spesso, magari già nota ma di cui si cerca conferma.
Progettare per utenti "in azione" significa che essi si connettono per raggiungere obiettivi immediati e non per navigare senza meta.
Se la ricerca dell'informazione attraverso un PC, inoltre, è spesso oscillante tra le varie strategie di ricerca, dal momento che l'utente adotta ora una ora l'altra quasi senza soluzione di continuità, il mobile web è molto più specializzato in tal senso. Al sito per dispositivi mobili si chiede di possedere un livello di organizzazione dell'informazione tale da consentire all'utente un rapido raggiungimento dell'obiettivo, nel minor tempo e numero di passaggi possibili.
Se i contenuti che si desidera fornire sono molti, in chiave di design dell'informazione è quindi opportuno agire su due fronti. Anzitutto è opportuno offrire un motore di ricerca che privilegi la pertinenza (rilevanza per l'utente) alla quantità dei risultati. Secondariamente è bene utilizzare categorie più concrete e dall'estensione non eccessiva per suddividere i contenuti. Per esempio, la versione mobile di un quotidiano online potrebbe evitare la consueta classificazione delle
Da un altro punto di vista questa riflessione ci aiuta ad affermare che spesso i contenuti che hanno maggior valore in un'ottica di pubblicazione su canale mobile sono spesso database, dizionari, indirizzari, elenchi e directory di risorse.