Indagare le modalità di accesso e pubblicazione al web attraverso dispositivi mobili presuppone una domanda fondamentale: quali sono gli strumenti mediante i quali ciò è reso possibile? Per questo motivo è importante, innanzitutto, circoscrivere le classi di dispositivi toccate da questo tema.
I più ottimisti relativamente a questo settore arrivano a prevedere scenari nei quali il concetto di PC desktop, attualmente dominante, si dissolverà in una rete di strumenti di dimensioni più ridotte, magari specializzati in compiti specifici ma in ogni caso in grado di comunicare e di collaborare per assolvere le richieste del loro utilizzatore.
Non è detto che questa profezia si avvererà totalmente. Di certo avrà molta più rilevanza il paradigma dell'ubiquitous computing, concepito e sviluppato da Mark Weiser presso lo Xerox Parc a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Il presupposto dell'ubiquitous computing consiste nella necessità di offrire capacità di memoria e di elaborazione là dove serve: nel mondo, quando e dove serve.
Gli ultimi quindici anni hanno portato sul mercato una serie di dispositivi che in qualche modo realizzano simili approcci. Vediamoli schematicamente, anche se spesso è difficile tracciare confini netti:
- PDA.I Personal Digital Assistant - o palmari - sono strumenti pensati per fornire funzionalità di gestione dell'informazione personale, come rubrica, note di testo, agenda degli appuntamenti. La loro principale caratteristica fisica è quella di poter essere tenuti in una mano e di poter risiedere in una tasca del loro proprietario senza difficoltà. Sono principalmente diffusi in ambito aziendale, ma sono stati impiegati con successo anche in ambito museale e turistico. Le statistiche affermano che la loro diffusione è leggermente in calo, dal momento che analoghe funzionalità dalle prestazioni comparabili vengono offerte anche dai telefoni cellulari di ultima generazione. Recentemente hanno ricevuto uno slancio commerciale grazie alla combinazione con ricevitori GPS, che ne ha fatto valide alternative a più costosi sistemi di navigazione satellitare.
- Smartphones. Si tratta di telefoni cellulari che offrono funzionalità aggiuntive rispetto alla tradizionale comunicazione vocale ed SMS. Grazie ad una progressiva diminuzione dei costi e all'alta concorrenza di questo settore, stiamo assistendo all'introduzione sul mercato di dispositivi sempre più ricchi di funzionalità a parità di prezzo finale. Sempre più persone possiedono cellulari in grado di trattare immagini, gestire dati complessi (indirizzi, appuntamenti) e collegarsi in rete con altri dispositivi con connessioni ad infrarossi o bluetooth. La loro diffusione è pertanto in costante aumento e si prevede che nei prossimi cinque anni si assisterà al loro boom.
- RIM Blackberry. Molto simile ad un PDA per quanto concerne le sue caratteristiche di base, il Blackberry di RIM si distingue per essere nato come strumento per scambiare messaggi di posta elettronica anche lontano dal proprio ufficio. Per questo fin dai primi modelli è stato dotato di una tastiera QWERTY e di un display leggermente più ampio e con orientamento orizzontale. Grazie al supporto WAP, anche questi strumenti possono essere utilizzati per accedere al Web.
- Tablet PC. Infine, consideriamo come potenziali strumenti di accesso al Mobile Web anche i cosiddetti Tablet PC, ossia strumenti delle dimensioni di un bloc-notes cartaceo. Sono tendenzialmente privi di tastiera e possiedono uno schermo sensibile al tocco. Anche in questo caso abbiamo a che fare con una diffusione solitamente aziendale anche se possiamo attenderci un utilizzo anche in contesti più personali, come il gioco o la visione di fotografie o di filmati.
In generale queste classi di dispositivo condividono una serie di caratteristiche comuni di cui è bene essere consapevoli:
- Possibilità di essere a conoscenza della posizione geografica del dispositivo;
- Connettività di rete (wireless e/o a collegamento fisico);
- Limitate capacità di calcolo e di memoria (rispetto ad un PC desktop)
- Alimentazione a batteria con possibili criticità sui tempi di autonomia;
- Numerose varianti in termini di piattaforme, componenti hardware e sofware, interfacce-utente (anche all'interno di una stessa classe di dispositivo).