"What the web can be": cosa può essere il web. È questo lo slogan che da qualche
tempo campeggia sul sito di Macromedia,
l'azienda americana che si è guadagnata negli ultimi anni una posizione di leader
nel settore del software per la produzione di contenuti per il web.
Nota in passato per prodotti come Freehand (grafica vettoriale) e Director
(authoring multimediale), Macromedia ha decisamente spostato la sua attenzione
al web e alle sue tecnologie, riuscendo a sfornare prodotti che non è esagerato
definire ormai come dei "classici".
Flash, Fireworks, Dreamweaver: è questa la triade di programmi su cui
si fonda oggi la strategia della software house di San Francisco. Perfettamente
integrati tra di loro, costituiscono una vera e propria suite di authoring multimediale
rivolta alla grande rete. Flash è divenuto lo standard per la produzione e la
diffusione di animazioni sul web. Fireworks rappresenta un eccellente tool rivolto
alla grafica per internet. Dreamweaver, infine, è in un certo senso il cuore
della suite: un potente editor html visuale in grado di creare pagine esteticamente
straordinarie, in linea con gli standard (Css, html dinamico, Javascript), compatibili
con i vari browser, ricche nei contenuti multimediali. Giunto ormai alla versione
4.0 è universalmente riconosciuto come il miglior prodotto della sua categoria.
A partire dalla release 3.0 Dreamweaver è stato affiancato da Ultradev,
una versione "potenziata" del pacchetto ed erede di Drumbeat, software precedentemente
acquisito da Macromedia. Ultradev mantiene l'interfaccia e le grandi doti come
editor html di Dreamweaver, ma è in grado anche di creare e gestire siti dinamici
o basati su database. La recente fusione con Allaire, l'azienda produttrice
di Cold Fusion, uno dei più apprezzati strumenti di sviluppo per applicazioni
web, lascia capire quanto Macromedia punti su questo settore e quanto Ultradev
sia cruciale nelle sue strategie.
Nella prossima lezione vedremo cosa si può fare con Ultradev e cos'è un sito
dinamico.