L´italiano Stefano Zacchiroli, attuale leader del progetto Debian, al Linux.conf.au 2011 (12th Australian National Linux conference), non si sa se in risposta alle elucubrazioni di Torvalds o meno, definisce le motivazioni per le quali gli utenti dovrebbero utilizzare Debian.
E sono subito dette: il progetto Debian insiste su due punti cardine, il suo contratto sociale e la sua costituzione, che focalizzano l´attenzione su utenti e software, impongono di non nascondere i problemi e impegnano la distribuzione ad utilizzare solamente software 100% free (che come sempre si traduce con "libero" prima ancora che "gratuito").
È importante notare come le scelte del progetto vengano prese in maniera democratica, da un team meritocratico, i cui 900 sviluppatori, 120 mantainer e migliaia di contributori hanno portato Debian alla sua attuale ciclopica mole, vantando 120 distribuzioni da essa derivate.
Tutto questo, condito con sacrosanto il criterio "We release when IT´s ready", a cosa porta? Secondo Zacchiroli a software di altissima qualità, in cui ogni release è validata da precisi test automatici e, come accennato, a software assolutamente e completamente libero, creato da una comunità libera, no-profit e non sottoposta ad alcuna autorità se non quella di se stessa.
Debian, quindi, è un mix di qualità estremamente rare.