YouTube potrebbe tornare a garantire sponsorizzazioni per i video più controversi presenti sulla piattaforma, con una modalità specifica di advertising. Il servizio di streaming video, infatti, starebbe pensando a una soluzione integrata per combattere il fenomeno della demonetizzazione che, proprio negli ultimi due anni, ha colpito soprattutto i filmati pensati per un'audience più adulta.
È quanto rende noto The Verge, nel riportare i passaggi di un messaggio inoltrato dal CEO di YouTube ai creator della piattaforma.
Il problema dell'inserimento di annunci pubblicitari nei video più controversi - almeno in senso lato - esiste da un paio di anni, ovvero da quando YouTube ha deciso di applicare alcune limitazioni, sia allo scopo di proteggere gli utenti più sensibili che di garantire agli inserzionisti un ambiente sicuro in cui investire.
Una scelta che ha determinato fenomeni di demonetizzazione per gli stessi creatori, i quali si sono trovati a non poter approfittare di un immediato ritorno economico per le loro produzioni.
YouTube e advertising: il cambio in corsa
Così come riferisce The Verge, la controllata di Google starebbe pensando di reintrodurre l'advertising anche per i filmati pensati per un pubblico più adulto, con spot che possano essere in linea con gli argomenti trattati, provenienti quindi da inserzionisti desiderosi di raggiungere questi specifici target.
In una lettera indirizzata ai creatori, il CEO Susan Wojcicki ha confermato l'intenzione di trovare alcuni advertiser interessati all'implementazione di spot in video dai contenuti meno family-friendly, come stunt particolarmente pericolosi, dibattiti di natura politica molto accesi, humor destinato agli adulti, film e giochi di rating "R":
Stiamo lavorando per identificare advertiser interessati a contenuti più taglienti, come inserzionisti che vogliano promuovere film di classificazione R, affinché possano essere abbinati ai creatori i cui contenuti sono adatti per i loro ads. Nel suo primo mese, questo programma ha portato centinaia di migliaia di dollari in pubblicità ai video con icona gialla, quella che appare ai creatori i cui video sono demonetizzati.
Una rinascita per i gamer?
Una delle categorie più colpite dalla demonetizzazione di YouTube è stata quella dei gamer, poiché spesso i loro filmati contengono elementi violenti, a seconda del videogioco recensito o mandato in streaming live per gli utenti.
A meno che i titoli non siano perfettamente user-friendly, YouTube tende a non mostrare annunci pubblicitari su questi video. Un fatto che ha spinto diversi gamer a spostarsi su altre piattaforme come Twitch, dove sembra essere disponibile una remunerazione priva di simili limitazioni.
Il nuovo programma di YouTube potrebbe rappresentare un momento di svolta, poiché è probabile che molti inserzionisti vogliano investire su simili contenuti: si pensi alla casa cinematografica desiderosa di mostrare i trailer del suo ultimo lavoro horror a un'utenza specifica. Ancora, così come afferma Wojcicki, YouTube ha finalmente deciso di separare la violenza raffigurata nei videogiochi da quella nel mondo reale:
Abbiamo capito chiaramente che le nostre policy debbano distinguere tra la violenza nel mondo reale e quella nei videogiochi. Avremo presto un aggiornamento alla nostra policy proprio per questo, prevederà meno restrizioni per la violenza nel gaming, pur mantenendo elevati filtri per quella nel mondo reale.