Tra le novità dedicate al coding che la Casa di Cupertino ha presentato nel corso della Worldwide Developers Conference 2021 l'inclusione di Xcode Cloud in Xcode 13 è probabilmente una delle più interessanti, alla base della sua implementazione vi è stata la necessità di offrire un ambiente di sviluppo unificato che consentisse non soltanto di realizzare le applicazioni, ma anche di testarle e distribuirle in un contesto Cloud based.
Building automatico con Xcode Cloud
Il punto di forza principale di Xcode Cloud risiede nel fatto che esso permette di generare automaticamente le build della applicazioni in Cloud, da una parte quindi si velocizzano le fasi di debugging e deployment, dall'altra si evita di eseguire localmente un'operazione che peserebbe sul workflow dei terminali Apple utilizzati.
Per quanto riguarda i test, anche questi ultimi risulteranno nettamente più rapidi grazie alla possibilità di eseguirli in simultanea tramite le simulazioni degli iDevice e si potrà sfruttare il supporto di TestFlight per ricevere da subito i feedback delle fasi di betatest.
La concorrenza in Swift
La WWDC è stata anche l'occasione per presentare la nuova funzionalità chiave del linguaggio Swift che integra ora il supporto per la concorrenza. Questa novità consente di sfruttare al meglio le potenzialità dei processori multicore di Cupertino, di scrivere codice più corretto in meno tempo e, soprattutto, permette di gestire processi attivi in parallelo.
Gli sviluppatori potranno quindi creare applicazioni che siano in grado, nello stesso tempo, di interagire con l'utenza e di effettuare operazioni in background condividendo le medesime risorse per tutti i task gestiti.
App Store
Come ricordato dai portavoce della Mela Morsicata durante l'ultima edizione del suo evento annuale dedicato agli sviluppatori, oggi le software house si trovano a dover gestire un numero in costante crescita di titoli che necessitano di interagire con le infrastrutture Cloud, spesso perché prevedono la trasmissione di contenuti in streaming o lo svolgimento di challenge che coinvolgono più utenti.
Grazie ai nuovi aggiornamenti dell'App Store questi eventi saranno messi in risalto nelle pagine dedicate alle applicazioni, nei suggerimenti personalizzati e nei risultati di ricerca fornendo nuove occasioni di monetizzazione. Inoltre, si potranno personalizzare maggiormente le pagine delle applicazioni o dei giochi mostrando in modo più dettagliato le funzionalità disponibili.
ARKit e RealityKit 2
RealityKit, il motore di rendering del framework ARKit per la Realtà Aumentata, giunge ora alla sua seconda versione definitiva. Tra le novità di questo rilascio la più rilevante è sicuramente l'API (Application Programming Interface) Object Capture che permette di creare dei modelli tridimensionali estremamente realistici a partire da fotografie scattate con qualsiasi dispositivo fotografico (non soltanto un iPhone o un iPad.)
Questa interfaccia di programmazione, integrata in macOS Monterey, è stata sviluppata appositamente per l'ottimizzazione dei modelli 3D destinati all'integrazione di scenari per l'AR che possano essere inclusi facilmente nelle applicazioni tramite Xcode o Reality Composer.