In Brasile, il social network X è stato nuovamente bloccato per ordine dell'agenzia nazionale delle telecomunicazioni, Anatel. Questo avviene dopo una breve riapertura della piattaforma, nonostante il divieto imposto dalla Corte Suprema. La situazione legale che circonda X in Brasile è piuttosto intricata. La Corte Suprema aveva infatti deciso il blocco della piattaforma a causa di presunte infrazioni alle normative elettorali e per la diffusione di informazioni false. Tuttavia, Elon Musk, proprietario di X, ha cercato di aggirare il provvedimento.
Per mantenere il social network accessibile, Musk ha fatto uso dei servizi forniti da Cloudflare, una società statunitense che offre soluzioni per migliorare la velocità e la sicurezza dei siti web. Cloudflare ha agito come una sorta di "scudo" per il traffico di X, rendendo difficile per le autorità brasiliane bloccare completamente l'accesso alla piattaforma. Questo stratagemma ha permesso a X di continuare a funzionare per un breve periodo, nonostante il divieto formale.
Le autorità brasiliane, scoperta la tattica adottata da Musk, si sono rivolte anch'esse a Cloudfare
Tuttavia, le autorità brasiliane sono riuscite a identificare la nuova tattica adottata da Musk e hanno imposto un ulteriore blocco. Per evitare che il blocco del social network potesse influenzare altri servizi online che utilizzano Cloudflare, Anatel ha richiesto la collaborazione della stessa Cloudflare. La società ha quindi isolato il traffico di X, permettendo ai fornitori di servizi internet di impedire l'accesso al social network senza compromettere il funzionamento di altre piattaforme.
Questo episodio evidenzia le difficoltà che i governi incontrano nel cercare di regolamentare le grandi piattaforme digitali, le quali continuano a trovare metodi per eludere le restrizioni imposte dalle autorità. Il conflitto legale tra X e le istituzioni brasiliane è ben lontano dalla sua conclusione, e potrebbe avere importanti implicazioni per quanto riguarda la libertà di espressione e il diritto dei cittadini a essere informati. La questione riflette un tema più ampio e complesso riguardante il rapporto tra regolamentazione statale e potere delle multinazionali del digitale.
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