Il TAR del Lazio ha respinto la richiesta di Twitter International Unlimited Company, proprietaria della piattaforma di condivisione di video 'X', di sospendere cautelarmente la sanzione di 1,35 milioni di euro inflitta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). La sanzione è stata comminata per la violazione del divieto di pubblicità del gioco d'azzardo, sancito dal "Decreto Dignità".
L'Agcom aveva rilevato che su 9 account verificati con la "spunta blu" sulla piattaforma X erano stati pubblicati contenuti pubblicitari di siti di gioco d'azzardo. Twitter aveva oscurato solo sette di questi account durante il procedimento, lasciando due account ancora attivi.
Di conseguenza, l'Autorità aveva emesso ordini di inibizione specifici per i due account non oscurati. Twitter ha presentato ricorso al TAR, sostenendo che la sanzione era eccessiva e che la società aveva già preso provvedimenti per contrastare la pubblicità illegale del gioco d'azzardo.
Il ricorso non è andato a buon fine...
Tuttavia, il TAR ha rigettato il ricorso, ritenendo la sanzione proporzionata alla gravità della violazione e considerando che non vi era un rischio di danno irreparabile per Twitter. I giudici hanno sottolineato che, nonostante le dimensioni della società, essa ha l'obbligo di dotarsi di sistemi adeguati per prevenire la pubblicazione di contenuti illegali sulla sua piattaforma.
Il TAR ha citato una recente sentenza del Consiglio di Stato, la quale stabilisce che gli intermediari online che gestiscono un gran numero di annunci pubblicitari devono utilizzare strumenti automatizzati e intelligenza artificiale per bloccare quelli illegali.
Inoltre, il TAR ha chiarito che la sanzione si riferisce solo ai contenuti pubblicitari pubblicati dopo la notifica della delibera Agcom. Per quanto riguarda gli account non ancora oscurati, Twitter dovrà conformarsi agli ordini di inibizione dell'Autorità. Questa decisione del TAR sottolinea la determinazione delle autorità italiane nel combattere la pubblicità illegale del gioco d'azzardo online. Le piattaforme come X sono tenute ad adottare tutte le misure necessarie per impedire la diffusione di tali contenuti.
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