A ottobre, sono stati scoperti indizi circa il fatto che Microsoft sta pensando di seguire la strada segnata di Apple. In particolare, sono stati individuati alcuni riferimenti a "Windows Intelligence" in una Group Policy. Ciò suggerisce il fatto che Microsoft potrebbe usare tale nome per le funzionalità AI che offre su Windows 11. Secondo alcune recenti indiscrezioni, l’azienda di Redmond dovrebbe proprio utilizzare la denominazione "Windows Intelligence" e sta creando una pagina Impostazioni dedicata. Come altri giganti della tecnologia, Microsoft punta a portare le potenzialità dell'intelligenza artificiale sul suo sistema operativo. Di recente, l'azienda ha implementato alcune funzionalità AI su Paint e Notepad tramite build Insider e ricerca basata sull’AI. Inoltre, nel prossimo futuro sono in arrivo altre funzionalità AI dedicate. Tuttavia, sembra che Microsoft potrebbe non volersi riferire a queste semplicemente come "funzionalità di intelligenza artificiale", motivo per cui probabilmente ha coniato il nome "Windows Intelligence".
Windows Intelligence: “Attività recente” mostrerà cronologia delle richieste AI
In attesa dell'annuncio di Microsoft, il leaker Albacore ha condiviso sul suo profilo X alcune immagini della pagina Impostazioni di Windows 11. Le immagini mostrano una pagina sulla privacy in arrivo, il che suggerisce che "Windows Intelligence" potrebbe effettivamente essere in lavorazione. In una pagina nascosta delle Impostazioni, in basso, si trova il titolo "Generative AI". È probabile che questo verrà ribattezzato come "Windows Intelligence" quando la funzionalità sarà attiva in Windows 11. Il primo interruttore su questa pagina attiva le funzionalità dell'AI, mentre il secondo permette agli utenti di scegliere quali app specifiche possono utilizzare queste funzionalità. È anche presente una sezione "Attività recente", che mostrerà una cronologia delle richieste AI degli ultimi 7 giorni. Sarà interessante vedere Microsoft utilizzare il nome "Windows Intelligence" per la suite di funzionalità AI su Windows 11. L'azienda lo ha infatti già utilizzato in precedenza per speciali aggiornamenti di sicurezza di Windows.