Quando Microsoft presentò Windows 10 dichiarò che sarebbe stata l'ultima versione del sistema operativo. Voci che sono state subito smentite, considerando che l'anno scorso è stato rilasciato Windows 11 al pubblico e adesso si sta già lavorando alla versione 12.
Il ricercatore di sicurezza Swift on Security, Deskmodder e molti altri siti web affermano che Microsoft sta già lavorando alla prossima versione di Windows. Le fonti non sono state confermate, ma tutte ipotizzano che le informazioni provengono direttamente da Microsoft.
Windows 10 sarà un sistema operativo molto diverso secondo le informazioni che sono state rivelate finora:
- Microsoft prevede di abbandonare parte del codice del vecchio sistema operativo, incluso Windows 11;
- Windows 12 richiederà un account Microsoft per gli utenti Home e Pro;
- Il chip di sicurezza Microsoft Pluton sarà un requisito fondamentale;
- TPM 2.0 e Secure Boot giocheranno un ruolo più importante;
- Verranno utilizzati parti e bit di Windows 10X;
Queste info devono essere prese con le pinze al momento. Microsoft non ha confermato nulla di tutto ciò al di fuori dei nuovi annunci di lavoro. Alcuni punti necessitano di ulteriori spiegazioni a prescindere da questi leaks.
Un nuovo chip chiamato Pluton
Microsoft Pluton è un chip di sicurezza che l'azienda ha sviluppato in collaborazione con AMD, Intel e Qualcomm. A differenza dei chip TPM, Pluton è integrato direttamente nella CPU.
I dispositivi Windows con Pluton utilizzeranno il processore per proteggere credenziali, identità utente, chiavi di crittografia e dati personali. Nessuna di queste informazioni può essere rimossa da Pluton anche se un utente malintenzionato ha installato malware o ha il completo possesso fisico del PC.
Il lato positivo sta nel poter archiviare in modo sicuro dati sensibili come le chiavi di crittografia all'interno del processore Pluton, che è isolato dal resto del sistema. Ciò contribuisce a garantire che le tecniche di hack emergenti, come l'esecuzione speculativa, non possano accedere al materiale delle chiavi. Pluton fornisce anche l'esclusiva tecnologia SHACK (Secure Hardware Cryptography Key) che aiuta a garantire che le chiavi non vengano mai esposte al di fuori dell'hardware, nemmeno al firmware Pluton stesso, fornendo un livello di sicurezza senza precedenti per i clienti Windows.
Lenovo è stato il primo produttore a includere Microsoft Pluton su alcuni dei suoi dispositivi. L'azienda non ha abilitato il chip come impostazione predefinita. Senza un'opzione per disabilitare Pluton, l'hardware del dispositivo sarebbe bloccato e gli utenti non potrebbero installare altri sistemi operativi, come ad esempio una distribuzione Linux. Spetta al produttore fornire l'accesso per spegnere il componente e c'è la possibilità che alcuni dispositivi non lo abbiano.
Al momento sappiamo solo che Windows 10 sarà supportato fino al 2025, Windows 11, che Microsoft ha rilasciato solo l'anno scorso, non ha ancora una data di fine supporto. Gli aggiornamenti delle funzionalità sono stati garantiti per 2 anni sia per gli utenti domestici che quelli business.