Dopo l'ultimo aggiornamento di Windows 10 diversi utenti starebbero riscontrando alcuni problemi con le versioni più datate di VMware Workstation. Il responsabile di tale malfunzionamento sembrerebbe essere la patch KB4517211 contenuta nella build 18362.387.
Sebbene non sia indicato esplicitamente nelle release notes della nuova build del sistema operativo, la patch KB4517211 va a modificare delle voci all'interno del database di compatibilità di Windows, rendendo impossibile per gli utenti avviare VMware Workstation 14 o le versioni meno recenti.
WMware 15 non sembra essere interessato da questa problematica, ma per molti utenti aggiornare alle ultime release potrebbe rivelarsi un'operazione problematica.
Le versioni più recenti di WMware hanno tagliato il supporto a numerose CPU e GPU ritenute ormai obsolete. Tuttavia in ambito aziendale non è raro trovare architetture hardware datate, questo perché i costi di aggiornamento possono essere insostenibili oppure può capire che le nuove piattaforme hardware siano incompatibili con il parco applicativi aziendale.
Inoltre le licenze di WMware sono abbastanza costose. A questo proposito un utente ha recentemente segnalato sul forum di supporto Microsoft che per aggiornare le sue 100 licenze di WMware sarebbero stati necessari non meno di 13.000 euro.
Windows 10 gestisce le compatibility information tramite uno Shim Database chiamato sysmain.sdb
, un componente dell'Application Compatibility Framework. Questo sistema può applicare delle patch in tempo reale alle applicazioni "legacy", cosi da farle funzionare al meglio anche sulle nuove versioni di Windows e, al contempo, informare l'utente dei possibili problemi di compatibilità.
Attualmente non esistono soluzioni definitive per tale problematica, a parte bloccare gli aggiornamenti di Windows 10 a tempo indeterminato o aggiornare la propria licenza WMware, ma è probabile che gli ingegneri di Redmond stiano già lavorando ad una nuova patch correttiva.
Via TheRegister