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Whisk: Google lancia generatore AI per “mixare” le immagini

Whisk è l'esperimento di intelligenza artificiale "divertente" di Google che utilizza immagini come prompt, senza dover usare del testo.
Whisk: Google lancia generatore AI per “mixare” le immagini
Whisk è l'esperimento di intelligenza artificiale "divertente" di Google che utilizza immagini come prompt, senza dover usare del testo.
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Google ha annunciato un nuovo strumento di intelligenza artificiale chiamato Whisk. Questo tool consente di generare immagini utilizzando altre immagini come prompt, anziché richiedere un lungo prompt di testo. Con Whisk, è possibile inserire immagini per suggerire quale soggetto, scena e stile includere nella nuova immagine generata dall'IA. Inoltre, gli utenti possono sollecitare l’AI con più immagini per ciascuna di queste tre cose.

Se non si hanno immagini a portata di mano, è possibile cliccare su un'icona a forma di dado per far sì che Google compili alcune immagini per le richieste. Naturalmente, è anche possibile inserire del testo in una casella dedicata per aggiungere dettagli extra sull'immagine da creare, ma non è obbligatorio. Whisky genererà immagini e un prompt di testo per ogni immagine. Gli utenti possono aggiungere l'immagine ai preferiti o scaricarla. In alternativa, è anche possibile perfezionare l'immagine inserendo del testo nella casella o cliccando sull'immagine e modificando il prompt di testo.

Whisk: nuovo tool utilizza il modello AI Imagen 3

In un post sul blog, Google sottolinea che Whisk è progettato per "un'esplorazione visiva rapida, non per modifiche pixel-perfect". L'azienda afferma inoltre che il tool potrebbe "mancare il bersaglio", motivo per cui è possibile modificare i prompt sottostanti. Inoltre, le immagini AI impiegano alcuni secondi per essere generate. Google afferma che il tool utilizza l'iterazione "più recente" del suo modello di generazione di immagini Imagen 3, annunciato nelle scorse ore. L’azienda di Mounatin View ha anche introdotto Veo 2, la prossima versione del suo modello di generazione video, che secondo l'azienda ha una comprensione del "linguaggio unico della cinematografia" e ha meno allucinazioni rispetto ad altri modelli (come Sora di OpenAI). Veo 2 arriverà prima su VideoFX di Google, per il quale è possibile entrare nella lista d'attesa di Google Labs. Secondo Big G, tale strumento sarà esteso ad "altri prodotti" di YouTube Shorts l'anno prossimo.

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