WhatsApp sta testando una nuova funzionalità che consente di eseguire ricerche inverse sulle immagini ricevute nelle chat, sia di gruppo che private. Questa funzione sperimentale è già stata resa disponibile per alcuni utenti che utilizzano la versione beta di WhatsApp, in particolare su Android (v2.24.23.13) e iOS (v24.22.10.79).
Per sfruttare questa nuova opzione, basta aprire una qualsiasi immagine all’interno della chat di WhatsApp, toccare il pulsante "Condividi" e selezionare dal menu a tendina la voce "Cerca sul web". In questo modo, l’applicazione avvierà il browser web e caricherà automaticamente l’immagine, avviando una ricerca inversa tramite Google. Questo permette di trovare immagini simili online o risalire alla fonte originale, risultando particolarmente utile quando si ricevono foto decontestualizzate, modificate o che possono trarre in inganno.
La ricerca inversa rappresenta un importante passo avanti per aiutare gli utenti a verificare l’autenticità delle immagini condivise su WhatsApp, semplificando un processo che in precedenza poteva essere effettuato solo manualmente, scaricando e caricando l’immagine su Google Immagini. Ora, con l’opzione "Cerca sul web" integrata, gli utenti possono completare questa operazione in pochi passaggi, senza dover uscire dall’app di messaggistica.
WhatsApp mantiene un occhio alla privacy
Va sottolineato che WhatsApp non ha accesso alle immagini su cui viene effettuata la ricerca inversa e non memorizza alcuna informazione a riguardo. La funzione si limita a mettere in contatto diretto l’utente con il motore di ricerca Google, senza compromettere la privacy delle immagini.
Questa nuova opzione, pur restando facoltativa, si rivela un ottimo strumento per contrastare la disinformazione e le fake news, fornendo agli utenti una soluzione rapida per verificare le immagini sospette.
Attualmente, non è stata ancora annunciata una data di rilascio ufficiale per il pubblico, ma WhatsApp sta lavorando intensamente per introdurre ulteriori novità, come la ricerca all’interno dei canali, contatori per i messaggi non letti, codici QR per facilitare l’accesso ai canali e promemoria per aggiornamenti di stato persi.