La spinta innovatrice che Google ha dato e continua a dare all´Informatica non poteva fermarsi alla "semplice" introduzione di WebM, possibile standard del sempre più presente HTML5 per ciò che riguarda la fruizione audio/video sui browser, e ora il gigante di Mountain View tenta di ridefinire alcuni storici standard tutt´oggi onnipresenti, quelli per le immagini.
WebP nasce con il fine di ottenere un formato di immagini per il Web, che abbia un tasso di compressione maggiore dell´omologo JPEG, a parità di resa grafica, e infatti secondo gli stessi autori del progetto, ferma l´ipotesi detta, il risparmio di peso del file può raggiungere il 39%, con conseguente e proporzionale risparmio di banda e di tempo di trasferimento delle immagini.
Come VP8 per la parte video e Vorbis per quella audio, impacchettati nel container Matroska formano il formato WebM, così, VP8 per le immagini e il contenitore RIFF plasmeranno il nuovo formato WebP.
Allo stato attuale, Google rilascia una libreria per il decoding di questo nuovo formato e un tool per la codifica da e verso di esso; contemporaneamente il team di WebP è al lavoro sullo sviluppo di una patch per WebKit al fine di ottenere l´integrazione di WebP con le future release di Chrome.