Lo chief arbiter dei Web standards Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web assieme a Robert Cailliau, ha dato il via libera al controverso nuovo standard per il Web DRM (Digital Restrictions Management) ovvero l'EME (Encrypted Media Extensions). Per sensibilizzare gli utenti sui possibili rischi della diffusione dei DRM la Free Software Foundation ha lanciato una campagna chiamata "Defective by Design" che mira ad una bocciatura del nuovo standard.
Secondo la Free Software Foundation l'EME andrebbe a sottrarre il software che gira sul proprio pc e sul proprio browser web al controllo dell'utente. Inoltre il DRM rappresenterebbe un rischio per la sicurezza e la privacy proprio perché al di fuori da ogni tipo di analisi.
L'EME è sponsorizzato da un consorzio di aziende tra cui spiccano Google, Netflix, Microsoft ed Apple. La standardizzazione del DRM renderebbe molto più semplice realizzare e guadagnare con i servizi web che si occupano dello streaming di contenuti multimediali, ma questo potrebbe privare gli utenti del controllo di alcune parti delle applicazioni che vengono eseguite.
A seguito del via libera da parte di Tim Berners-Lee l'ultima possibilità per la Free Software Foundation per evitare l'approvazione dell'EME è rivolgersi alla Advisory Committee del World Wide Web Consortium (W3C). Per far partire un nuovo dibattito ufficiale è richiesto che almeno il 5% della board (composta da 475 membri) firmi una documento entro due settimane, se la FSF avrà successo sarà possibile avviare una nuova votazione in merito all'EME.
Dunque adesso la palla è in mano agli attivisti della Free Software Foundation che dovranno convincere entro 2 settimane i membri dell'Advisory Committee a votare contro l'introduzione del contestato standard.