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Web design: vantaggi del mobile-first

Web design: vantaggi del mobile-first
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Non sono solo ubiquitari, smartphone e tablet stanno progressivamente superando il traffico online generato da laptop e desktop. Una diffusione capillare che ha costretto a ripensare ad alcuni fondamenti della progettazione web, ad esempio con l'implementazione delle specifiche del design responsive, ma anche a modificare l'intero percorso di coding e creativo.

Sempre più designer scelgono oggi di sposare l'approccio mobile-first, ovvero una progettazione che parta già dal primo istante tenendo ben in considerazione le esigenze degli utenti su dispositivi portatili, sebbene non vengano ovviamente ignorati desktop e laptop. Quali sono i vantaggi di questo orientamento, soprattutto in termini di indicizzazione e promozione dei propri prodotti?

Accessi mobile record

La prima motivazione per un approccio mobile-first è, come facile intuire, anche la più scontata. I ritmi d'accesso al web tramite mobile sono in rapida crescita, soprattutto nella ricerca di informazioni e nella consultazione di prodotti e servizi. Basti pensare come oggi circa l'80% di tutti gli utenti usino regolarmente smartphone e tablet per effettuare acquisti online.

Progettare principalmente per il mobile, creando interfacce facili da consultare e immediate per gli schermi touchscreen, è quindi il primo passo per assicurare un buon successo del proprio progetto. Non a caso, sembra che i siti ben sviluppati per i piccoli schermi siano anche quelli non solo dai maggiori utenti utili, ma anche dai tassi più soddisfacenti di ritorni e conversioni.

Migliore indicizzazione

I principali motori di ricerca, in particolare Google, da qualche anno considerano la qualità della progettazione mobile nelle caratteristiche per determinare l'indicizzazione di un sito web. Nel dettaglio, la piattaforma di Big G sembra premiare le proposte responsive, perché considerate in grado di assicurare la medesima esperienza d'uso a chiunque, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Meno gradite sono le versioni alternative appositamente declinate per i device portatili, soprattutto quando presentano limitazioni sensibili, di navigabilità e contenuti, rispetto a quelle classiche per desktop. Il design responsive, inoltre, permette di sfruttare un'URL univoca anziché multiple URL, un dettaglio che risulta particolarmente amato dallo stesso Google.

Non è però tutto, poiché nel corso del 2016 le ricerche mobile hanno superato quelle classiche, di conseguenza vi è un'altissima probabilità che il proprio sito, trovato su Google o su altri motori di ricerca, venga visitato dall'utente avvalendosi di uno smartphone oppure di un tablet.

Rilevanza del marchio ed engagement

Così come accennato nei precedenti paragrafi, i siti mobile-friendly vedono un tasso maggiore di conversioni e di ritorni da parte degli utenti, per un'ottimale fidelizzazione degli stessi. Per questo motivo, una progettazione mobile-first può approfittare di questa fedeltà per aumentare la rilevanza del marchio, offrendo al navigatore un'esperienza d'uso che difficilmente dimenticherà. Ancora, sembra che le interfacce ottimizzate sui piccoli schermi siano più facili da ricordare, un fatto che permette di sfruttare l'effetto memorizzazione non solo per garantire la permanenza dell'utente, ma anche e soprattutto per trasformarlo in un cliente.

Non è però tutto: la declinazione mobile-first non deve ovviamente dimenticare desktop e laptop. Di recente, infatti, è emerso come gli utenti tendano a saltare da un dispositivo all'altro, ad esempio cominciando la lettura di un articolo dallo smartphone per concluderla dallo schermo del laptop. Assicurare la medesima esperienza su tutte le piattaforme diventa fondamentale.

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