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Negli ultimi tempi, complice anche l'esplosione della progettazione responsive, non si fa altro che parlare di web design: i siti devono essere malleabili, adattabili a qualsiasi risoluzione schermo, possibilmente minimalisti e privi di troppi fronzoli. In tutto questo, però, quanto davvero la progettazione di un nuovo sito Web tiene conto delle comuni regole SEO?
Il portale Search Engine Journal ha provato a tracciare le linee guida del rapporto tra web design e doveroso impianto SEO, affinché la progettazione di un sito web sia friendly con i motori di ricerca e non porti un buon prodotto a essere praticamente invisibile nell'immenso mare della Rete. Di seguito, alcuni di questi consigli in dettaglio.
- Keyword: lo sfruttamento delle giuste chiavi di ricerca è essenziale per un sito web di successo e, per questo, la ricerca deve cominciare a inizio progettazione. Il design non può precedere la targetizzazione delle chiavi di ricerca, anzi le deve seguire dando maggiore rilevanza grafica alle keyword principali del proprio progetto. In genere, le parole chiave dovrebbero essere specifiche ma varie, così da contemplare tutte le declinazioni di uno stesso argomento ed agevolare l'indicizzazione sui motori di ricerca;
- Immagini e progettazione: nella progettazione di un sito web, le immagini devono essere profondamente collegate alle chiavi di ricerca. Si deve inoltre sempre compilare il testo alternativo, prestare attenzione ai DPI (da 72 a 300) e ottimizzando il peso affinché non siano troppo difficili da caricare. Oltre alle fotografie, le chiavi di ricerca principali dovrebbero apparire nei tag, nelle meta description, nei menu di navigazione, nei pulsanti, sul dominio, negli alt delle immagini, negli attributi del titolo e dei link, nel footer e nella sitemap, nell'header e nei titoli H1, H2 e H3. Attenzione, però: le chiavi di ricerca non devono essere sovra-utilizzate, perché si rischia di finire nel "SEO spamming" e, di conseguenza, di perdere posizioni preziose di indicizzazione. Le keyword non devono essere ripetute quando non necessarie, in modo che siano sempre autoritative;
- Navigazione SEO friendly: i menu del sito web devono essere elaborati tenendo presente le esigenze specifiche dei motori di ricerca. I menu dovrebbero allora essere semanticamente autoevidenti e prevedere, se possibile, una struttura a cascata per argomenti di senso fra loro collegati, così da agevolare la scansione dei crawler. Un menu semanticamente pulito permette di ritrovare sui motori di ricerca delle snippet ricche di link utili, affinché più persone raggiungano il sito;
- Menu e pulsanti: si evitino menu generati da immagini o testi di pulsanti creati a partire da PNG o JPG, perché difficili da interpretare dai crawler. Si preferiscano sempre menu di testo, con link interamente costruiti in HTML;
- Plugin inutili: non si abbondi con i contenuti generati da software e plugin poco inclini all'indicizzazione sui motori di ricerca. Un sito completamente in Flash, ad esempio, non vedrà una scansione completa da parte dei crawler di Google, ma si fermerà probabilmente ai meta della pagina principale. Si tenga presente come oggi gran parte degli effetti grafici possano essere ricreati semplicemente facendo ricorso ad HTML 5 e ai CSS 3, senza bisogno di ricorrere eccessivamente a Flash o Javascript;
- URL: le url vanno sempre ottimizzate in relazione ai motori di ricerca. Non capita di rado che directory vengano chiamate con nomi poco comprensibili solo per agevolare la progettazione web (es: http://www.sito.it/i8/k9/09389/file.html), ma questi indirizzi sono poco compatibili con i crawler. Si ricordi come una delle caratteristiche principali della corretta indicizzazione sia la coerenza dei collegamenti dal punto di vista semantico, quindi si preferiscano denominazioni autoevidenti (es: http://www.sito.it/gallerie/2012/agosto/parigi.html);
- Social media: l'indicizzazione odierna non può prescindere dai social media, perché danno visibilità e spesso sono considerati dai motori di ricerca per elaborare il ranking, seppur con un peso inferiore rispetto ad altri fattori. Oltre a Facebook e Twitter, non ci si dimentichi dell'importanza di Google +: molte feature di indicizzazione, tra cui i rich snippet e l'authorship, fanno proprio leva sull'esistenza di un account sul social network di Big G.
Fonte: Search Engine Journal