Ho trovato interessante la proposta lanciata da Christian Heilmann in questo post e mi piacerebbe sentire cosa ne pensate. Personalmente penso che come per tante cose dettate dal puro e semplice buon senso... non se ne farà mai niente, comunque...
La discussione verte intorno all'accessibilità delle applicazioni web, ancor più trascurata secondo Heilmann rispetto a quella dei siti web.
La quasi totalità delle applicazioni web richiede una qualche forma di iscrizione e l'inserimento di dati personali. Perché non sfruttare il momento dell'iscrizione per chiedere all'utente cose come 'Usi uno screen reader?', oppure per fargli specificare se ha problemi con l'uso del mouse, della tastiera, etc? Questi dati potrebbero essere salvati nel profilo personale ed essere usati per fornire all'utente un'esperienza (un'interfaccia) tagliata su misura e per rendere dunque possibile la fruizione dei servizi offerti. Lo spunto, stando a quanto dice l'autore, gli è venuto durante la conferenza Braillenet tenutasi a Parigi, dove qualcuno tra i partecipanti lamentava proprio il fatto che siti come Yahoo! non conservano tra i propri dati informazioni relative all'uso di tecnologie assistive.