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Urlando contro il browser

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Anche se i tempi del "Get Firefox" sono finiti da qualche anno, devo dire che la tendenza degli sviluppatori ad abbracciare un browser come religione è dura a morire. Penso che sul web l'agnosticismo sia un approccio più utile del culto di un browser. Perché? Perché noi non abbiamo e non potremo mai avere un controllo totale sui nostri visitatori. Non si tratta di dire all'utente di cambiare il proprio browser. non ha senso. È la stessa cosa dei bollini "Sito ottimizzato per il browser X" di qualche tempo fa. Anche se il browser si chiama Firefox o Chrome. Bisogna capire che in molti casi l'utente non ha la possibilità  di installare un browser diverso o di aggiornarlo. Mi è capitato di vedere questa situazione nella biblioteca comunale della mia città . Su tre computer disponibili, due viaggiano con IE 7 ed uno con IE 6.

I computer sono configurati in modo tale che l'utente non può installare nuovo software, e trattandosi di un luogo pubblico la sceltà  è assolutamente sensata. Gli adepti di browser diversi da IE si chiederanno: perché l'amministratore non installa un altro browser? E perchè dovrebbe farlo? Da quanto so, nessuno fino ad oggi si è lamentato di IE in quella biblioteca. È questo il punto da capire: finché una cosa funziona, perché cambiarla? Io per esempio da cinque anni uso un cellulare che è talmente obsoleto da far sembrare un citofono l'ultimo modello di iPhone. Ma funziona, e non voglio cambiarlo. Anche perché, esattamente come con un browser, scatta il meccanismo dell'abitudine, della familiarità , e questo è un altro fattore da tenere in considerazione.

Parlando a livello personale, quando navigo su Windows non uso IE 8 semplicemente perché è più lento degli altri. Lanciando il mio blog su questo browser, non ho notato difformità  nel caricamento dei tanti gadget JavaScript che ho installato. Semplicemente si carica più lentamente degli altri. Come si può notare, la mia scelta non è affatto motivata da ragioni di sviluppo. Occorre assumere il punto di vista dell'utente che naviga il nostro sito, non quello dello sviluppatore che lo realizza. Solo ricordandoci di essere anche noi utenti possiamo capire come l'agnosticismo sul web sia l'unico punto di vista che porti a qualche risultato concreto. Le guerre di religione sui browser hanno fatto il loro tempo. Per fortuna.

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