Non ha suscitato il clamore di un tempo, forse perché già tutti conoscono il proprio pollo. The Yankee Group ha distribuito ad inizio giugno il suo annuale report di comparazione fra sistemi operativi Server. L'indagine, condotta a marzo su oltre 400 tra piccole e medie imprese americane, ha voluto mettere a fuoco l'affidabilità di un sistema server cercando di rilevare tempi di uptime, affidabilità e capacità di ripristino.
L'analista che ha stilato il rapporto, Laura DiDio, è già conosciuta alle cronache per aver firmato, nell'aprile 2005 un rapporto in cui si affermava che "nessun risparmio sul costo delle infrastrutture software deriva dal passaggio da Windows a Linux" ed un altro rapporto, del giugno 2005, in cui è scritto che i server Windows sono "in grado di eseguire il ripristino dei dati dopo un attacco informatico 30 volte più velocemente di Linux". I suoi rapporti vengono spesso citati nelle campagne Microsoft contro Linux note sotto il nome Get The Facts.
Al primo posto per affidabilità c'è Unix nelle sue storiche versioni HP, Sun Solaris e AIX. Segue Windows 2003, seguono le varie distribuzioni Linux. L'indice di affidabilità è stato calcolato riportando il numero di minuti in cui un server è stato fuori servizio al tempo annuale di servizio (8760 ore). Le versioni di Unix hanno in media un tempo di downtime di 10 ore ad anno e un indice di affidabilità del 98,86 per cento; Windows 2003 server ha 12,8 ore di downtime e un indice di affidabilità del 98,54 per cento mentre nel campo delle distribuzioni Linux la più affidabile si è rivelata SuSE con 13,3 ore di downtime e un indice di affidabilità del 98,49 per cento.
Stupisce il dato di una delle distribuzioni più care ai fan del software libero. Debian registra il peggior risultato con quasi 20 ore di downtime annuali e un indice di affidabilità che scende sotto il 98 per cento (97,78).