All'Università neozelandese di Otago, il 40 per cento dei computer ha installato Mac OS X. È più stabile, è più carino ed è anche più sicuro di Windows. Più sicuro, non inviolabile. Per questo gli utenti dovranno cominciare a fare i conti con virus e worm.
L'ultimo bollettino di sicurezza di Apple ha corretto 44 errori di programmazione in diverse decine di software Mac, compreso il browser Safari. Almeno 6 delle 44 vulnerabilità potevano condurre ad attacchi pericolosi (sono quelle divulgate dal Cert).
All'Università di Otago, la storia è raccontata da Zdnet Australia, hanno dunque pensato bene di metter su un programma di "esercitazione" sulla sicurezza dei Mac. "Qualcuno un giorno penserà pure di mettersi a scrivere un virus per Apple, e noi non vogliamo essere presi alla sprovvista", ha dichiarato, più o meno, il Security Manager dell'istituto, fan della mela.
Rispetto a Windows, soprattutto ai vecchi Windows, OS X ha una struttura più solida: meno porte aperte, più controlli sull'esecuzione dei file, una barriera più alta fra diritti dell'amministratore e diritti degli utenti, meno software attivi all'avvio. Ha anche il vantaggio di essere un sistema meno diffuso: ci sono meno programmmi per Mac (più programmi = più rischi di sicurezza) e meno utenti da attaccare.
Ma anche Mac OS X è un sistema operativo, e come tale è fatto di software scritto da uomini ed errare è del tutto humanum. Una ricerca su SecurityFocus restituisce, per Mac OS X, 9 vulnerabilità in Luglio e 20 in Agosto, XP nel colleziona 5 a Luglio e 8 ad Agosto.
Per questo a Otago la sicurezza è diventata un obbligo, con buona pace dei più ostinati fan della mela con cui la discussione, quando cade sul tema della sicuerezza, diventa "religiosa, piuttosto che costruttiva".