Recentemente ho scritto un post sul lavoro del traduttore, e di come esso sia importante per la diffusione di un software, anche web based.
Nel passato, per tradurre il core di Drupal era necessario usare strumenti di terze parti come PoEdit, piuttosto che Entrans o Pootle.
Bisognava quindi estrarre tramite uno script le stringhe dai moduli, importarle nel programma, tradurle e riesportarle nel CVS di Drupal.org in modo che fossero disponibili a tutti. Un processo spesso lungo e ripetitivo che non aiuta di certo il processo di traduzione.
In quanto traduttore Italiano di Drupal e amministratore della comunità italiana sono stato sempre molto attento agli sviluppi sul campo delle localizzazioni. Quello che mancava, e che manca tutt'ora alla maggior parte dei CMS presenti, è un tool integrato, che estragga automaticamente le stringhe dalle release dei moduli, e le categorizzi autonomamente.
Il tool è finalmente arrivato, sotto il nome di l10_server, sviluppato da Gà bor Hojtsy, uno dei core committer di Drupal. Dopo averne parlato sul mio blog, "Drupal 6, grandi novità per il processo di traduzione", ho provato il modulo e ne sono rimasto piacevolmente colpito. Con l10_server infatti, le stringhe da tradurre, ovviamente tramite pagina web, saranno subito disponibili, e quelle già localizzate, potranno essere facilmente importabili.
Gli utenti con determinati privilegi potranno poi fare il commit dei file Gettext Po tradotti.
Secondo Hojtsy, entro un mese dovrebbe essere disponibile un server di traduzione centralizzato, nel mentre potrete leggere più informazioni sul modulo o vederne una demo.
Cosa ne pensate? Avete mai affrontato la traduzione di un software?