Quali sono stati i miglioramenti o le regressioni in termini di performance del kernel Linux nell´ultimo lustro? Phoronix tenta di rispondere a questa domanda contrapponendo le major release di Linux dalla 2.6.12 (datata Giugno 2005) all´ultima 2.6.37 (development), per un totale di ventisei release testate con metro la Phoronix Test Suite 3.0 "Iveland".
Davvero interessante risulta, a tal riguardo, la scorsa sulle innovazioni via via introdotte dalle varie versioni del kernel Linux.
I test sono stati svolti su una virtual machine Fedora Core 4 su host Ubuntu 10.10 64-bit, il tutto su un hardware composto di processore Core i7 970 (6 core più Hyper Threading), mobo ASRock X58 SuperComputer, 3GB di RAM DDR3, NVIDIA GeForce GTX 460 e SSD da 64GB OCZ Vertex. L´ambiente virtualizzato KVM disponeva di 2GB di RAM e 32GB di disco.
Ogni major release Linux è stata compilata dai sorgenti seguendo le medesime configurazioni, procedura ed user-space.
Riassumendo i risultati del mega confronto, i test CPU-based (render, algoritmi matematici, compressione, cifratura, ecc) vedono una sostanziale e quasi assoluta uniformità di comportamento negli anni, fatto salvo GnuPg (che misura il tempo per cifrare un file da 1GB), dove dalla 2.6.30 in avanti si ha un deciso peggioramento, mentre si ha miglioramento nella compilazione di Apache sempre dalla 2.6.30 in poi.
L´unico benchmark sulla rete invece, mostra un peggioramento sul trasferimento di 10GB di dati via interfaccia di loopback a partire dalla 2.6.30, sebbene tale regressione sembra sia in via di riallineamento ai valori della release 2.6.12.
I test sul filesystem vedono infine netti miglioramenti, nel tempo, per PostMark, sempre dalla 2.6.30 innanzi (questa release sembra aver modificato parecchie cose) e più o meno i medesimi valori (con oscillazioni) per i rimanenti. Altalenante l´Apache benchmark: il miglioramento delle versioni intermedie del kernel sembra sia stato purtroppo al momento riassorbito.
Sintetizzando, pur con l´aggiunta di una impressionante serie di feature, il kernel Linux rimane sempre performante: confrontando l´andamento delle prestazioni di altri sistemi operativi nel tempo, non si può che fare una standing ovation a tutti i kernel hacker.